Milazzo. Il Consiglio boccia la norma per l’emersione volontaria dell’abusivismo pubblicitario

Milazzo. Il Consiglio boccia la norma per l’emersione volontaria dell’abusivismo pubblicitario

Serena Sframeli

Milazzo. Il Consiglio boccia la norma per l’emersione volontaria dell’abusivismo pubblicitario

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venerdì 18 Novembre 2011 - 19:44

Importante occasione persa secondo Midili

Il Consiglio comunale ha bocciato, con 13 voti contrari, 5 favorevoli e 6 astenuti, la proposta dell’amministrazione comunale contenente una norma che puntava al riordino del settore della pubblicità attraverso i pannelli installati in alcune zone della città.
Tale norma era tesa a favorire l’emersione volontaria dell’abusivismo pubblicitario, attraverso l’applicazione di sanzioni ridotte o sostituite da prescrizioni onerose di recupero e riqualificazione a carico dei responsabili.
”Si è persa un’occasione importante – ha detto l’assessore alle Finanze, Pippo Midili – perché da un lato c’era la possibilità di consentire a quei soggetti che hanno installato negli anni passati cartelloni in maniera irregolare di autodenunciarsi, pagando una sanzione ridotta (103 euro) e poi rimuovere gli stessi cartelloni, entro 60 giorni dall’autodenuncia, a loro spese quindi con costi inferiori rispetto ad un intervento coattivo del Comune che, perdurando la situazione di irregolarità dovrà essere fatto. Successivamente avrebbero potuto, una volta approvato il nuovo Piano degli impianti pubblicitari attualmente in fase di studio da parte dell’Amministrazione comunale, con l’individuazione delle zone dove è prevista la collocazione di questi pannelli, fare una nuova richiesta, per installare gli stessi, seguendo stavolta la previsione normativa, e potendo avere anche una priorità della zona, qualora questa sia prevista nel Piano”.
Sui dubbi espressi in Aula, nel corso del dibattito, circa l’impossibilità di poter inserire nel mercato nuove aziende a beneficio di quelle già esistenti, l’assessore ha precisato che “l’attuale consistenza, che peraltro da oggi sarà alla verifica di un accertatore tecnico comunale, è sicuramente inferiore rispetto a quella prevista nel nuovo Regolamento e quindi nessuna preclusione al libero mercato e alla libera concorrenza, ci sarebbe stata”.

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