Milazzo. Inquinamento ambientale e danni, atto di indirizzo del consigliere Catalano

Milazzo. Inquinamento ambientale e danni, atto di indirizzo del consigliere Catalano

Sframeli Serafina Serena

Milazzo. Inquinamento ambientale e danni, atto di indirizzo del consigliere Catalano

lunedì 23 Novembre 2009 - 18:14

Azioni da intraprendere per porre fine alla penalizzazione dei cittadini

Il consigliere comunale dell’Mpa di Milazzo, Santino Catalano, ha redatto un atto di indirizzo per l’Amministrazione comunale col quale si chiede di voler intervenire per porre fine alle situazioni di criticità ambientali registratesi nei giorni scorsi, e valutare la possibilità di azioni per il risarcimento del danno.

Nel documento si legge che, in relazione agli ultimi monitoraggi sulla qualità dell’aria condotto dall’agenzia Arpa/Dap di Messina per un periodo che va da marzo 2009 ad ottobre 2009 inerenti le sostanze inquinanti quali So2, Nox, Pm10 e soprattutto composti organici volatili (benzene e suoi derivati), si evince dalle conclusioni dell’Arpa così riportate: “…vanno evidenziati frequenti valori di concentrazione media oraria, degli idrocarburi non metanici (NMHC) conseguenza di elevati valori dei singoli idrocarburi”

“Tali parametri fortemente anomali- scrive il consigliere Catalano- ritenendosi riconducibili alle attività svolte dalla Raffineria di Milazzo sono un indice di inquinamento da attenzionare sia in relazione alla molestia olfattiva, sia per gli effetti sulla salute”.

“A fronte di tale situazione- continua il documento- si ritiene opportuno in osservanza alle normative e nello specifico al Dlgs. 152/2006, che riconosce il danno ambientale anche rispetto all’atmosfera, attivarsi per porre fine con effetto immediato a tale situazione di penalizzazione dei cittadini che vedono mettere a repentaglio la propria salute; attivarsi per porre in essere concrete azioni risarcitorie, così come previsto dalla normativa, tenendo conto delle conseguenze penalizzanti provocate da tale situazione non solo alla pubblica salute, ma anche all’economia. Infatti le criticità ambientali hanno negli anni comportato gravi danni al turismo, alla pesca e soprattutto all’agricoltura, dove un recente studio Enea attesta un calo della resa agricola relativa ad alcune specie di ortaggi, pari al 27 per cento con la quantificazione del danno economico”.

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