Monforte San Giorgio. Dibattito pubblico per palazzo pericolante

Monforte San Giorgio. Dibattito pubblico per palazzo pericolante

Sframeli Serafina Serena

Monforte San Giorgio. Dibattito pubblico per palazzo pericolante

sabato 07 Novembre 2009 - 14:44

Il gruppo di minoranza chiede tutela pubblica

Clima politico acceso per la piccola comunità monfortese.

Da qualche settimana non si fa altro che parlare del “palazzo pendente”, fabbricato a 4 elevazioni oltre seminterrato sito nel centro del paese, precisamente in Via Mazzini, da troppi anni pericolante.

Il palazzo fu costruito nel lontano 1994 con provvedimento dell’Ufficio del Genio Civile di Messina n. 13852 del 4/05/1996 e con Concessione Edilizia n. 486 dell’ 8/03/1994, non vedendo però mai nessuna famiglia risiederci in quanto sin dall’inizio il fabbricato ha presentato problematiche molto forti.

Difatti è notevolmente inclinato e ricco di crepe, oltre che un ecomostro, come lo definiremmo oggi, in quanto è andato ad inserirsi brutalmente nel quartiere arabo della piccola cittadina.

La situazione è poi andata peggiorando negli anni in quanto il palazzo è stato abbandonato a sé stesso, soggetto quindi all’usura degli agenti atmosferici e dei vandali.

Con ordinanza n. 30 del 29 novembre 2002 è stata disposta -la demolizione dell’edificio sito in Via Mazzini-, ma da allora il tempo sembra essersi fermato.

E’ da rilevare poi che, secondo la mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale, in riferimento all’Ordinanza PCM del 28 aprile 2006 n. 3519, il comune di Monforte San Giorgio si trova tra quelli ricadenti in “zona sismica 2”, cioè in zona in cui si possono verificare terremoti di magnitudo elevato, e nulla o poco si è fatto a salvaguardia della pubblica e privata incolumità dei cittadini.

A seguito poi del disastroso alluvione che ha colpito Giampilieri e Scaletta Zanclea, sarebbe necessaria una ulteriore tutela del territorio, al fine di evitare ulteriori disastri e preoccupazione negli abitanti della zona circostante, che vivono nella paura di assistere ad un disastro annunciato.

Ed è per questo che il gruppo consiliare di minoranza, capitanato da Antonino Battaglia, in data 15 ottobre 2009 , chiede di mettere in discussione le iniziative da porre a difesa e a tutela dell’incolumità pubblica e privata circa il grave problema dell’esistente fabbricato pericolante.

Avendo ricevuto risposta negativa da parte del Presidente del Consiglio, Francesco Pinizzotto,

il gruppo consiliare di minoranza (composto dai consiglieri comunali Nino Battaglia, Nino Vianni, Pippo Merlino, Francesco Basile e Francesco Pinizzotto) con un polemico manifesto affisso per tutto il centro cittadino, ha affermato che il presidente del consiglio -con motivazioni pretestuose ed irrilevanti, ritiene di non dover convocare il Consiglio Comunale, ignorando il suo ruolo rilevante quale organo di indirizzo e di controllo dell’attività amministrativa e che in tale veste è proprio il consiglio l’organo competente”.

Nel manifesto i consiglieri affermavano inoltre che il Presidente del consiglio dimostrava -un appiattimento delle sue capacità decisionali sulle posizioni di un sindaco e di un’amministrazione che si dimostra sempre più incapace di dare soluzione ai problemi dei cittadini-.

Il presidente Pinizzotto, replicando poi con un ulteriore manifesto, ha ribadito che l’argomento “non riguardi competenze di deliberazioni consiliari, ed è per questo che non lo ha inserito nell’ordine del giorno del consiglio”.

Dopo una settimana, la minoranza si fa carico di una iniziativa volta a sensibilizzare la gente all’Ecomostro, invitando la cittadinanza tutta a partecipare ad un incontro/dibattito che si terrà nell’aula consiliare domenica 8 novembre, alle ore 19.

Saranno solo parole o riusciremo ad evitare per una volta un disastro?

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