E' il primo in Italia.
Si è svolto al Comune di Milazzo, promosso dall’assessore all’Ambiente Marco Rondone il -tavolo informativo- per acquisire elementi cognitivi in ordine al fenomeno dell’inquinamento atmosferico che, con frequente periodicità, interessa il territorio.
Dopo il precedente incontro convocato al fine di fare il punto della situazione sullo stato dell’ambiente ed il rapporto con le patologie, ci si riunisce nuovamente per stabilire concretamente il da farsi.
Alla riunione hanno partecipato l’ing. Santi Casablanca e la dottoressa Valeria Mancuso in rappresentanza dell’Edipower, i funzionari Cacciola e Cilona della Provincia regionale di Messina, la dottoressa Daniela Riolo e il dottor Giuseppe Arangiaro dell’Arpa, il prof. Pasquale Novak dell’Università di Messina, i direttore sanitari dell’Asl 5 e di Milazzo Manlio Magistri e Francesca Parrinello, Clara Dublo di Agenda 21, Marco Capone in quanto esperto comunale nel settore ambientale, Angelo Torre esperto ambientale del Comune di San Filippo del Mela, il dottor Antonino Cuspilici direttore dell’Ufficio speciale alto rischio e il prof. Fumarola, docente all’Università di L’Aquila e coordinatore del Piano di risanamento delle tre aree ad alto rischio.
Ad aprire i lavori l’assessore Rondone il quale, dopo aver stigmatizzato l’assenza al tavolo della Raffineria, si è soffermato sulla situazione ambientale del territorio e sulla necessità di dare delle risposte certe ed immediate ai cittadini.
A seguire l’esperto Marco Capone ha analizzato la questione degli “odori insalubri-, proponendo ad esempio di dotare i pontili della Raffineria di apparecchiature di recupero dei gas e di avviare indagini campione assieme all’Arpa. Ha quindi informato i presenti al tavolo che “in uno studio del Cnr di Roma è emerso che l’agricoltura milazzese ha avuto un calo del 33 per cento proprio a causa dei componenti dell’area, correlati all’inquinamento atmosferico-.
I rappresentanti dell’Asl hanno invece fatto presente la carenza di dati ufficiali sulle emissioni e che comunque “nulla vieta che sia da considerare un’ interazione tra inquinamento e cause di mortalità-.
Considerazioni riprese dal prof. Novak che ha sottolineato la necessità di una maggiore sinergia tra Provincia, Arpa e Comuni nell’attività di monitoraggio che in atto non sarebbe in linea con gli auspici dei cittadini, al pari della pubblicità degli stessi dati.
Di “fronte comune- ha parlato anche l’esperto del Comune di San Filippo, Angelo Torre.
A conclusione di tutte le analisi, il prof. Fumarola ha presentato il primo decreto a livello nazionale sugli odori maleodoranti causa di fastidi tra la popolazione, soprattutto nelle aree ad elevato rischio di crisi ambientale.
Si tratta – ha spiegato – di linee guide per contrastare il fenomeno, attraverso uno strumento che induce i soggetti titolari degli impianti all’adozione di provvedimenti atti al miglioramento della salute umane e al rispetto delle ambiente. Tali raccomandazioni – sancite nel decreto firmato dall’assessore regionale al Territorio ed Ambiente, Giuseppe Sorbello – possono trasformarsi in caso di inosservanza in vere e proprie prescrizioni vincolanti.
In chiusura il dottor Cuspilici ha annunciato la sottoscrizione di un Accordo di programma tra l’Ufficio speciale e l’Aia (la struttura nazionale del Ministero che si occupa dell’Ambiente) per sviluppare interventi di revisione degli impianti, ufficializzando la nomina del dottor Magistri e della dottoressa Parrinello quali consulenti dell’Ufficio speciale ad alto rischio.