È passato un anno, da quando l’idea del biologo Carmelo Isgrò ha preso vita e lo scheletro del capodoglio Siso ha trovato una dimora.
Domani sarà una data importante sul calendario, per il “MuMa – Museo del Mare di Milazzo” che festeggerà un anno di vita.
Per l’occasione si terrà un incontro presso i locali del MuMa sul tema “Balene e delfini del Mediterraneo: come stanno e cosa facciamo per proteggerli”. Ne parlerà Simone Panigada, Presidente dell’Istituto Tethys e Presidente del Comitato Scientifico ACCOBAMS. L’appuntamento, ad ingresso gratuito, è fissato per le 18.00 presso il Castello di Milazzo dove ha sede il MuMa.
Il MuMa, nato da un’idea di Carmelo Isgrò
Il Museo del Mare di Milazzo nasce grazie all’idea del biologo Carmelo Isgrò, in collaborazione con il Comune di Milazzo e il Museo della Fauna dell’Università degli Studi di Messina. Presso il MuMa risiede lo scheletro del capodoglio “Siso”. Il grande mammifero, di circa 10 metri, era rimasto impigliato in una rete da pesca al largo delle Eolie per poi arenarsi sulle spiagge di Capo Milazzo. Grazie all’importante lavoro di Carmelo Isgrò è stato possibile recuperare i resti del capodoglio, che è stato scarnificato con l’intento di preservarne lo scheletro.
Una storia, quella di Siso, che ha colpito l’intero territorio. Da qui l’obiettivo principale del Museo del Mare di Milazzo: sensibilizzare sulla tutela del nostro mare e sull’importanza dell’ecosistema che vi ruota attorno.
(In foto, Carmelo Isgrò con lo scheletro del capodoglio Siso).