E’ in corso uno studio di fattibilità per il ripascimento che interessi anche l’area costiera di levante e di ponente; sono stati già eseguiti, a titolo gratuito, degli studi specialistici dall’Istituto superiore per la Protezione e la ricerca ambientale
Primo appuntamento per il mese di dicembre: Il Comune vuole dare risposte ai pescatori sul problema dell’erosione dell’arenile di Vaccarella e organizza una conferenza di servizi tra tutti gli enti interessati per ottenere il via libera alla perizia. L’intervento prevede la realizzazione di quattro pannelli protettivi perpendicolari alla linea di costa, con corpi morti in conglomerato cementizio, in prolungamento dei cunettoni esistenti di antica fattura. Con questo metodo si tiene conto del fenomeno di redistribuzione dei sedimenti in direzione ortogonale alla linea di riva, secondo una conformazione che conserva le caratteristiche della spiaggia originaria.
“Con questo intervento – afferma il sindaco Pino – cercheremo di bloccare il fenomeno erosivo; successivamente sarà disposto il ripascimento dell’area interessata mediante la ricollocazione di materiale idoneo alla ricostituzione della spiaggia”.
Intanto si sta redigendo uno studio di fattibilità per il ripascimento che interessi anche l’area costiera di levante e di ponente; sono stati già eseguiti, a titolo gratuito, degli studi specialistici dall’Istituto superiore per la Protezione e la ricerca ambientale (Ispra), con riferimento alla caratterizzazione granulometrica dei sedimenti, e sono state avviate altre attività di campionamento dei sedimenti che potrebbero essere utilizzati per ripristinare le condizioni di originaria stabilità della linea di costa con materiale idoneo proveniente da fondali marini o da cave dell’entroterra.
Già due anni fa, in occasione dell’incarico all’Ispra, era stato chiesto un intervento sia alla Regione sia al Genio civile opere marittime per definire il problema, ma nessun intervento è stato predisposto dagli uffici preposti; “E ciò nonostante- prosegue Pino- un autorevole impegno preso dal presidente della Regione in occasione di un incontro tenutosi alla presenza di alcuni pescatori professionisti, preoccupati per le gravi ripercussioni che il fenomeno dell’erosione può determinare, e cioè il fermo della loro attività di pesca. L’Amministrazione comunale persistendo lo stato d’inerzia, ha così ha rotto ogni indugio, sostituendosi a chi per competenza sarebbe dovuto puntualmente intervenire”.