Non si è fatta attendere la replica del sindaco mamertino, Giovanni Formica, in seguito alle dichiarazioni dell’Ugl. Al centro del dibattito l’incontro dello scorso 18 novembre, a cui l’Ugl dichiara di non essere stata invitata.
È botta e risposta tra i portavoce dell’Unione Generale del Lavoro e il sindaco di Milazzo, Giovanni Formica. Al centro del dibattito l’incontro dello scorso 18 novembre, al quale il sindacato lamenta di non essere stato invitato. Secca la replica del primo cittadino, che dichiara: “Nessuna porta chiusa in faccia, nessuna disorganizzazione o disattenzione”.
Le dichiarazioni di Formica
In una nota, Formica ha voluto sottolineare come “il 30 ottobre in raffineria non si è tenuto alcun incontro tra le parti sociali, bensì un’ispezione presso gli impianti del gruppo istruttore del procedimento ministeriale di revisione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale. Nessuna sigla sindacale era invitata né presente”.
«È vero che in data 13 novembre ho promosso, per il successivo lunedì 18 novembre, la riattivazione del tavolo dei sottoscrittori del protocollo senza invitare l’Ugl –dichiara ancora Formica- Nessuna “dimenticanza”, però, da parte mia. Non ero a conoscenza della presenza dell’Ugl all’interno della raffineria, di cui ho avuto notizia venerdì 15 novembre a seguito della telefonata di un rappresentante della sigla sindacale. Anzi, nel corso della conversazione telefonica ho suggerito al mio interlocutore di chiedere di aderire al protocollo, in maniera da essere parte del tavolo a pieno titolo».
Formica conclude, quindi, replicando all’Ugl di non aver impedito in alcun modo la partecipazione all’incontro. Secondo il primo cittadino, infatti, il sindacato avrebbe ricevuto l’invito a prendere posto tra i partecipanti.
«Nessuna porta chiusa in occasione della riunione di lunedì 18 novembre –ha dichiarato Formica- I primi a presentarsi al municipio sono stati proprio due rappresentanti dell’Ugl, che ho invitato ad accomodarsi. Quest’ultimi, molto correttamente, si sono qualificati segnalando di non essere tra gli invitati. A quel punto ho detto loro che mi avrebbe fatto piacere che partecipassero alla discussione, in ragione del contributo qualificato che avrebbero potuto dare e che, naturalmente, era opportuno che tutti i sottoscrittori del protocollo ne fossero informati. Quando, dopo pochi minuti, sono rientrato in sala giunta, i due erano andati via senza avvisare. A distanza di tempo, a riunione in corso, uno di loro si è ripresentato, proprio perché le porte erano, come sempre, aperte ed ha chiesto di poter partecipare. Unico tra i presenti, ho dichiarato la disponibilità ed il piacere di coinvolgerli. A quel punto dopo un breve giro di interventi da parte dei rappresentanti delle altre organizzazioni sindacali, che hanno suggerito di rinviare la discussione tra le sigle ad un momento successivo, il delegato dell’UGL si è nuovamente allontanato».