Ad un mese esatto, le associazioni ambientaliste e Padre Trifirò organizzano una fiaccolata in memoria. Al termine della fiaccolata le Associazioni presenteranno ufficialmente alle Amministrazioni Comunali un documento composto da richieste a tutela della vita, della salute e dell'ambiente
E’ passato un mese dall’incendio al serbatoio 513 della Raffineria di Milazzo e la grande paura sembra ormai dimenticata. Ci sono state settimane di accuse, di controlli sui dati Arpa, di centraline in affitto, di denunce.
L’unico che non si è mai stancato, mai arreso non solo in quest’ultimo mese ma in tutti questi anni è Padre Giuseppe Trifirò, che una settimana dopo l’incendio è riuscito, insieme alle associazioni ambientaliste della zona, a creare un fiume di più di 5000 persone che chiedevano maggiore sicurezza e tutela per la salute ed il territorio.
Ad un mese esatto Padre Trifirò, sempre sostenuto dalle associazioni ambientaliste, torna organizzando una fiaccolata per chiedere al governo siciliano e nazionale il risanamento immediato del territorio, senza tralasciare la sicurezza per la salute, la vita, il lavoro e l’ambiente.
L'obiettivo della manifestazione è appunto chiedere alle istituzioni di ogni ordine e grado di mettere in atto tutte quelle azioni a tutela dell'ambiente, della salute pubblica e la massima sicurezza per i cittadini e i lavoratori.
La fiaccolata partirà dalla Via G.Di Vittorio di Archi alle 18:30 per giungere in Piazza Chiesa dove sarà collocata una lapide per non dimenticare l’incendio del serbatoio 513.
Al termine della fiaccolata le Associazioni presenteranno ufficialmente alle Amministrazioni Comunali un documento composto da richieste a tutela della vita, della salute e dell'ambiente.
Serena Sframeli
Non è bastato il calore sviluppato dall’incendio anche una fiaccolata!!!!
Non è bastato il calore sviluppato dall’incendio anche una fiaccolata!!!!