I prossimi passi dell’Ipsra saranno ora la realizzazione di una cartografia per valenze ambientali e l’identificazione delle zone per il turismo rispetto a quelle riservate per la pesca e per la subacquea.
Nuovo incontro tra i funzionari dell’Ispra (istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) ed i pescatori professionisti e dilettanti di Milazzo nell’ambito del percorso legato alla redazione della proposta di perimetrazione, zonazione e disciplina di tutela dell’area protetta di Capo Milazzo.
Presenti all’incontro anche l’assessore all’ambiente, Damiano Maisano, l’esperto del sindaco Giovanni Mangano e i rappresentanti dell’Ispra, guidati dalla dottoressa Taira Di Noira.
I pescatori non vedono di buon occhio l’istituzione della Riserva Marina, ritenendola penalizzante per la loro attività visto che comporterebbe, a loro parere, la cancellazione di secoli di tradizione marinara che si tramanda di padre in figlio, visto il divieto di pesca nella riviera di Levante per la presenza delle industrie.
La rappresentante dell’Ispra ha cercato di rassicurare i pescatori sul fatto che l’Area marina protetta, se sfruttata nella giusta maniera, costituirà una opportunità per l’intero comprensorio, mentre i tecnici hanno illustrato i risultati del monitoraggio dei fondali, sia nella zona di Levante che in quella di Ponente, che ha consentito di avere un quadro il più aggiornato possibile della situazione.
I prossimi passi dell’Ipsra saranno ora la realizzazione di una cartografia per valenze ambientali e l’identificazione delle zone per il turismo rispetto a quelle riservate per la pesca e per la subacquea. E’ sempre più convinto ad andare avanti l’assessore Damiano Maisano che non nasconde il suo disappunto verso chi “assume l’atteggiamento di chiusura a qualunque costo e nonostante ogni tentativo di spiegazione di alcuni pescatori. Il progetto va avanti perché l’Amministrazione lo ha da subito condiviso e anzi stiamo accelerando per ottenere il riconoscimento entro fine anno. Non tutti i pescatori comunque sono contrari e anzi i dilettanti, che inizialmente erano scettici, hanno compreso che si tratta di un’occasione importante per il territorio”.