Quelli vivi sono stati liberati in mare, gli altri devoluti in beneficenza
Oltre 250 ami collegati ad un filo di nylon lungo circa 2000 metri, utilizzato per la pesca illegale di pesce spada sotto misura. L’attrezzo da pesca non consentito (per il numero eccessivo di ami e per mancata identificazione) è stato ritrovato nei giorni scorsi dalla Guardia Costiera di Milazzo, nelle acque del Circondario marittimo, durante un’attività di pattugliamento.
I militari si sono accorti della presenza di alcuni piccoli “spadini” ancora vivi collegati agli ami ed hanno provveduto immediatamente a liberarli. Gli altri esemplari catturati sono stati recuperati a bordo del mezzo della Guardia Costiera insieme al palangaro illegale che è stato sequestrato.
Il pesce, dopo essere stato controllato dal servizio competente della Asp, è stato devoluto in beneficenza.