Prosegue lo scontro tra il Sindaco di Milazzo e i deputati 5 stelle sull'argomento "odori molesti" sullo sfondo del rilascio dell'Aia alla Raffineria di Milazzo
Continua il dialogo tra il sindaco Giovanni Formica e la deputazione del Movimento 5 Stelle, nella figura di Alessio Villarosa che aveva commentato – con una ulteriore nota – la risposta che il primo cittadino aveva dato sugli odori molesti. Gli stessi forti odori che si sono percepiti soprattutto nella piana di Milazzo in questi giorni. Formica era stato "imbeccato" per la sua aderenza al Pd, partito che – secondo i 5 Stelle – non avrebbe fatto nulla nè al governo nazionale nè tantomeno in quello locale per contrastare questi fenomeni inquinanti.
“Intanto chiarisco cosa ho fatto io – afferma Giovanni Formica – Proprio ad un tavolo ministeriale ho appena concluso un accordo per l'acquisto di due centraline di ultima generazione per il monitoraggio degli inquinanti e delle sostanze odorigene, oltre ad avere ottenuto che si faccia finalmente uno studio epidemiologico ed uno tossicologico per stabilire il rapporto di causalità tra inquinamento e malattie dei cittadini. Inoltre ho sottoscritto un accordo con l'ARPA per il trasferimento a Milazzo di un'intera unità operativa attrezzata per intervenire tempestivamente e munita di centralina mobile che sta per essere installata sul territorio ed ho concesso i locali dei molini Lo Presti all'INGV che, tra l'altro, installerà un'ulteriore centralina che effettuerà la scansione laser delle sostanze presenti in atmosfera."
Il riferimento è al tavolo tecnico con i sindaci della Valle del Mela dove, incrociando le posizioni anche della Ram, si è pervenuti a una sintesi e a una nuova fase di dialogo con le industrie. Prosegue poi Formica:
"Veniamo invece all'On.le Villarosa. Dice il deputato pentastellato che la questione Valle del Mela è stata oggetto della sua attività legislativa; io non me ne sono accorto e comunque non si direbbe, considerato che il parlamentare sembra non sapere neppure che in atto manca una disciplina sulle emissioni odorigene e quindi siamo costretti ad utilizzare le norme civilistiche (come se le industrie fossero un panificio) o penalistiche, affidandoci alla ricostruzione di una prova pressoché impossibile da raggiungere. Non comprendo, ancora, perché faccia riferimento all'attività di Governo quando stiamo parlando di attività del Parlamento di cui lui è stato autorevole esponente già nei cinque anni trascorsi. Se avesse voluto, ben avrebbe potuto presentare un disegno di legge. Offensivo nei confronti dei cittadini, quindi, è l'atteggiamento di chi si nasconde dietro inesistenti responsabilità altrui per non assumersi le proprie."
Intanto sempre il governo uscente a trazione Pd – quello di Gentiloni – ha rilasciato con un colpo di coda l'Aia dopo la richiesta di riesame, proprio alla Raffineria di Milazzo. Contestualmente è arrivata anche l'istituzione dell'area marina protetta. Un colpo al cerchio e uno alla botte quello del Pd nazionale interessatosi a Milazzo e alla questione ambientale. Il Sindaco Formica ha poi concluso la sua risposta invitando lo stesso Villarosa a sedersi a un tavolo per discutere in maniera costruttiva di possibili soluzioni al problema "puzze".