Parte oggi l'efficacia dell'area marina protetta di Capo Milazzo. Partirà da levante, zona Cirucco, fino a tutto il periplo che culmina nella punta dell'impiccato a ponente, non distante dalla 'Ngonia del Tono.
Parte oggi l’efficacia dell’area marina protetta di Capo Milazzo. Partirà da levante, zona Cirucco, fino a tutto il periplo che culmina nella punta dell’impiccato a ponente, non distante dalla ‘Ngonia del Tono.
Nascono le polemiche perché l’ente gestore sorgerà non a breve, tra incartamenti e burocrazia, quindi le deroghe e i permessi non potranno essere rilasciati. Penalizzata sarà la pesca in apnea e la pesca dei residenti. In realtà, secondo gli ambientalisti, sono proprio questi soggetti i principali responsabili della desertificazione del mare di Milazzo e una area marina protetta si rende oggi necessaria ai fini del ripopolamento del mare. I pesci poi si sa, si spostano e vanno altrove. In questo modo si crea una nursery dove i pesci potranno riprodursi con facilità e senza impedimenti e andare poi ad arricchire altre zone del mare di Ponente e di Levante. Anche la pesca, in questo modo, ne trarrà beneficio.
I pescatori troveranno quindi altri posti dove pescare, in passato abbiamo persino documentato di reti a pochi metri dalla riva. Il settore sarà anche in crisi ma chi è causa del suo male pianga se stesso. L’area marina salverà la bellezza del Capo Milazzo, dato che la stessa opera sia in mare che su terra con l’ausilio di capitaneria e corpo forestale, già da oggi.