Dato in salita per la percentuale di raccolta differenziata nel comune di Milazzo. Il sindaco adesso punta al 65% e ricorda la presenza delle fototrappole.
Torniamo a parlare di raccolta differenziata nel comune di Milazzo. Diversi gli interventi degli ultimi mesi, intensificati prima e durante l’estate ma anche sul finire del 2021. Una vera e propria guerra all’abbandono di rifiuti lanciata dall’amministrazione, che adesso annuncia il risultato del 61,8% di rifiuto differenziato raggiunto nell’ultimo mese.
Midili punta al 65% di differenziata
Adesso però si vuole raggiungere il 65% e l’auspicio del sindaco Pippo Midili è che vi si arrivi nel giro di pochi mesi.
«Siamo soddisfatti -dichiara Midili- ma è necessario un ulteriore sforzo. L’obiettivo a questo punto è raggiungere nei prossimi mesi il 65%. Siamo convinti che le famiglie possono fare meglio la differenziata, perché il 20% della frazione indifferenziata, in realtà, dovrebbe finire fra plastica e carta o cartone, ma soprattutto le realtà commerciali devono rendersi conto che tenere corretti comportamenti nello smaltimento dei rifiuti è fondamentale».
Prosegue la “guerra agli zozzoni”
Midili è quindi tornato sul tema della “guerra agli zozzoni” che lo scorso anno ha portato a diverse sanzioni, anche tramite l’utilizzo delle fototrappole ormai disseminate sul territorio comunale. Aveva molto fatto discutere, in tal senso, un episodio dello scorso maggio quando due giorni dopo la pulizia di San Papino era stato rinvenuto un water abbandonato tra le aiuole.
«L’ho detto -ha aggiunto Midili- ma non mi stancherò mai di ribadirlo: occorre rispettare il calendario evitando forzature nello smaltimento dei propri rifiuti che ostacolano la raccolta. Gli addetti infatti non ritirano una tipologia di rifiuto diversa da quella prevista nella determinata giornata e quindi quel sacchetto è destinato a rimanere sino a quando è previsto il ritiro. Così come non bisogna liberarsi dei rifiuti considerando le strade ed i marciapiedi delle discariche. Oltre ad un danno al decoro della città si rischia un danno al portafoglio visto che sono state sistemate video trappole che immortalano gli “zozzoni” inchiodandoli poi a pagare pesanti multe».