Numerosi abitanti delle case popolari, così come accertato, avrebbero ricevuto analoghe “pressioni”, nonché furti e danneggiamenti.
Sono accusati di estorsione, furto aggravato, lesioni personali aggravate e detenzione ai fini spaccio i tre milazzesi finiti oggi in carcere e ai domiciliari. dopo mesi di indagini da parte dei carabinieri Nucleo Operativo di Milazzo. Si tratta di Giuseppe Maiorana, 23 anni, Maurizio Piccolo, 47 anni, e Christofeer Cusumano, 24 anni. Una vicenda particolare, quella emersa in questi mesi, che ha preso avvio lo scorso dicembre con la denuncia di un 32enne milazzese. Attraverso la visione di immagini, pedinamenti e servizi specifici, i carabinieri coordinati dal tenente Cristian Letizia sono riusciti a ricostruire un quadro ben preciso della situazione, all’interno del quale operavano i tre uomini. In sostanza, i tre avevano messo su una vera e propria banda dedita al “racket” in un complesso di case popolari del Comune mamertino.
In particolare, l’inchiesta coordinata dal Procuratore di Barcellona Emanuele Crescenti e dal Sostituto Alessandro Liprino, ha documentato come i tre avessero avanzato richieste estorsive alla vittima 32enne che chiedeva solo la restituzione di una bici elettrica rubata.
Le richieste, inizialmente di 100 euro, si erano fatte via via più alte, arrivando addirittura alla cifra di 1000 euro “corredate” da minacce e violenze.
Per due volte, la vittima si era vista rubare la bici e chiedere continuamente soldi per riaverla. Finché dalle estorsioni si era passato al “pizzo” in cambio del “poter star tranquillo”.
Ogni qual volta la vittima si rifiutava di pagare, scattavano calci e pugni, talvolta anche violenze con l’uso di un coltello. L’indagine, che comunque procede, ha poi fatto emergere un clima di forte intimidazione all’interno del quartiere delle case popolari. Numerosi abitanti, così come accertato, avrebbero ricevuto analoghe “pressioni”, nonché furti e danneggiamenti.
Durante la perquisizione domiciliare a casa di Cusumano, i militari hanno inoltre ritrovato e sequestrato 150 grammi di marijuana e 50 grammi hashish, abilmente nascosti nel doppiofondo di un mobile della camera da letto. Le richieste di arresto sono state firmate dal Gip Fabio Gugliotta che ha disposto il carcere per Maiorana e Piccolo, mentre per Cusumano i domiciliari. (Veronica Crocitti)
MANCANDO IL LAVORO MANCA L’ONESTA MA NN X QUESTO BISOGNA ESTORCERE LE PERSONE ONESTE
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Ma le stesse indagini perché nn le fanno anche alle case popolari di Messina?
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