L’Unione generale del Lavoro lamenta un mancato coinvolgimento nell'incontro dello scorso 18 novembre, svoltosi presso il comune di Milazzo. Alla seduta, spiega Ugl, erano stati invitati Enti locali, Raffineria e rappresentanti dei lavoratori.
È polemica tra l’Unione generale del Lavoro e il sindaco di Milazzo. Al centro del dibattito l’incontro dello scorso 18 novembre, svoltosi presso i locali del municipio.
Alla seduta, spiega Ugl, erano stati invitati enti locali, raffineria di Milazzo e rappresentanti dei lavoratori. “C’era la triplice di Cigl, Cisl e Uil ma non i rappresentanti Ugl”. È quanto dichiarato dai portavoce del sindacato.
Le dichiarazioni del sindacato
«Il 30 ottobre, presso la raffineria, si è tenuto un primo incontro tra le parti sociali coinvolte e “nessuno”, dicasi “nessuno” compresa l’azienda, si è premurato di invitare Ugl –spiegano i portavoce del sindacato- Il sindaco mamertino, con una missiva del 13 novembre, promuove quindi un incontro e chiede di “riattivare il tavolo di confronto” ma ancora nessun invito giunge ad Ugl. A questa dimenticanza abbiamo richiesto, formalmente e ufficialmente, di aderire al protocollo d’intesa e di poter partecipare all’incontro suddetto senza tuttavia ricevere risposta».
Ugl prosegue, poi, spiegano di essersi ugualmente presentata all’incontro. «Con spiacevole sorpresa –dichiarano i portavoce- abbiamo trovato le porte chiuse anzi, per la precisione, ci sono state chiuse in faccia. I problemi e le questioni del territorio, cui fa espresso riferimento il sindaco di Milazzo nella sua missiva, non potranno mai essere discussi dai soli attori invitati. Essenziale –concludono- è la partecipazione dell’Ugl, che opera a trecentosessanta gradi su tutto il territorio nazionale e provinciale».
Il sindacato chiede dunque di essere coinvolto al tavolo del dibattito sottolineando come l’Ugl sia “la quarta forza sindacale nazionale”.