"Minacciato di morte perché sostenitore del ponte": solidarietà da Schifani, Siracusano, Basile, Bucalo e Musolino
Minacce al senatore Germanà: la solidarietà di Schifani. Scrive il presidente della Regione siciliana: “Esprimo solidarietà e vicinanza al senatore Nino Germanà al quale, sui social, è stata augurata la morte per la sua posizione a favore del ponte sullo Stretto. Germanà è un uomo al servizio delle istituzioni e sono certo che non si farà intimidire da queste frasi di odio ingiustificato. Non bisogna mai dimenticare che la democrazia si fonda sulla pluralità delle opinioni e non sulle minacce”.
Musolino e Bucalo: “Minacce e odio ingiustificati”
Non mancano altri messaggi di solidarietà. Così la senatrice di Italia Viva Dafne Musolino: “Solidarietà al collega Nino Germanà a cui sono state proferite minacce gravissime sui social. Un gesto ingiustificabile che conferma come il mondo social necessiti di regole e di maggiori controlli. Non saranno parole scritte irresponsabilmente a fermare un uomo o una donna dello Stato protesi al perseguimento di un legittimo obiettivo politico condiviso”.
Ed ecco anche la dichiarazione della senatrice di Fratelli d’Italia Ella Bucalo: “Non posso che esprimere la mia personale vicinanza e solidarietà al senatore Nino Germanà vittima di ingiustificato odio per la sua posizione favorevole al ponte. Sono certa che il collega non si lascerà intimidire da chi gli augura la morte e continuerà a testa alta il suo lavoro al servizio del Paese. Mi auguro che da qui in poi il confronto su tutti i temi che interessano il Paese possa svolgersi nel pieno rispetto del pensiero e della persona dell’interlocutore, così come si attiene ad ogni Paese civile e democratico”.
La solidarietà del sindaco Basile
“Il sindaco Federico Basile esprime a nome proprio, della Giunta e dell’intera Amministrazione piena solidarietà e vicinanza al senatore Nino Germanà destinatario di minacce sui social. Atti come questo non possono essere liquidati come una semplice bravata ma costituiscono, a tutti gli effetti un reato grave”. Così il sindaco Basile, che aggiunge: “Chi inneggia alla violenza, sentendosi forte solo dietro l’anonimato, non ha l’intelligenza di argomentare in altro modo le proprie opinioni, né il coraggio e la coerenza di sostenerle mettendoci la faccia”.
“Sul fronte dei social media va contrastato fermamente l’utilizzo delle minacce e del linguaggio violento, aggressivo al fine di creare i necessari anticorpi nella pubblica opinione contro il diffondersi di questi comportamenti”, conclude Basile.
La sottosegretaria Siracusano
“Sincera solidarietà al senatore Nino Germanà, destinatario di gravi e inaccettabili minacce. Usare i social per augurare la morte a chi ha opinioni diverse dalle proprie è un atteggiamento stupido, antidemocratico, da condannare con determinazione. Sono certa che Nino andrà avanti nelle sue battaglie senza farsi in alcun modo intimidire”. Così Matilde Siracusano, sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento e deputata di Forza Italia.
Non minacciate oltre a essere un reato gli fate pubblicità.
Avete il diritto al voto fatelo valere.
le minacce di morte fanno male è reato
Ormai i no pontisti stanno andando oltre il sopportabile
Buonasera,
non credo che si debba generalizzare.
Cordiali saluti
Minacciono ma non concludono niente.Avanti germana’ .Viva il ponte
W il ponte e le sue strutture, onore a tutti i politici che stanno lottando per avviare questa grande opera per un futuro migliore della Sicilia e dei siciliani.
ANCHE SE IO SONO E RESTO NO PONTE E MANTENGO LA PROFONDA CONVINZIONE CHE IL PONTE NON SI FARA’ (ALMENO NON TANTO PRESTO), non accetto ASSOLUTAMENTE ogni qualsiasi forma di minaccia nei confronti di chi, come il senatore Nino GERMANA’, conduce la battaglia politica pro – PONTE. In Italia siamo tutti in democrazia, siamo nati e cresciuti in essa ed , in maggioranza, crediamo nella libertà di espressione e nel libero pensiero, su cui si fonda peraltro la nostra Carta Costituzionale. NON VI DOBBIAMO RIUNCIARE : perchè se non manteniamo alta e vitale l’abitudine al libero confronto, al rispetto delle idee altrui, in parole povere, al civile, ma anche serrato dibattito politico, rischiamo di abituarci a perdere il bene piu’ prezioso : la libertà personale.