Colpo di scena: non è più Croce il candidato della Lega. Il segretario federale dà l'ok alla scelta di Germanà e il segretario regionale conferma
MESSINA – Vince la linea di Nino Germanà. Sarà Federico Basile il candidato sindaco della Lega/Prima l’Italia: il segretario federale Matteo Salvini a Roma dà l’assenso e il segretario regionale Nino Minardo conferma all’Ansa. Dietrofront sull’appoggio, invece, al candidato di centrodestra Croce, annunciato in queste ore.
Ecco il colpo di scena del giorno, arrivato subito dopo il ringraziamento di Croce alla Lega. Sottolinea Minardo: “La scelta di sostenere Federico Basile, candidato sindaco di Messina, è condivisa dal nostro segretario federale Matteo Salvini. Auspico che l’intero gruppo dirigente messinese possa ritrovarsi nell’interesse dell’unità del nostro movimento, con il giusto coinvolgimento di tutti”.
C’era una volta il centrodestra messinese
C’era una volta il tavolo del centrodestra. Lì erano a confronto due candidature: Maurizio Croce e Nino Germanà. Se Croce ha registrato il consenso di Forza Italia, Ora Sicilia, Sicilia Futura, Udc e Democrazia Liberale, Fratelli d’Italia non sciolto la riserva e Germanà ha continuato a insistere o su una candidatura unitaria nuova, in alternativa a Croce, o su un sostegno alla sua figura.
Quando Germanà, deputato di Lega/Prima l’Italia, ha rotto con il centrodestra, è avvenuto il primo colpo di scena: l’appoggio da parte sua a Basile sindaco, siglando la pace con Cateno De Luca e Sicilia Vera. Da qui la revoca dell’incarico alla commissaria provinciale Daniela Bruno, sulla linea di Germanà, e l’intenzione del segretario regionale, fino a poche ore fa, di rimanere nel centrodestra.
Poi il secondo “coup de théâtre”, con l’annuncio di Minardo che dà ragione alla scelta di Germanà: nessuna sconfessione del sostegno a Basile, anzi la Lega/Prima l’Italia diventa alleata di Basile candidato sindaco e di De Luca regista dell’operazione.
Da Catalfamo e Beninati a Bramanti e Santalco prevaleva l’appoggio a Croce
Una decisione che scompagina l’intera classe dirigente messinese leghista, che non era d’accordo con Germanà nella scelta di sostenere Basile: Antonio Catalfamo, capogruppo della Lega all’Ars, Nino Beninati, coordinatore cittadino di Messina, Dino Bramanti, capogruppo al Consiglio comunale di Messina, Carmelo Torre Barbera, vice coordinatore provinciale, Giovanni Bucolo, Giovanni Celi, Roberto Cerreti, Ciccio Curcio, Tanino Caliò e Giuseppe Santalco. Tutti uniti con Croce, sembrava fino a poche ore fa. E adesso? Il segretario regionale Minardo auspica l’unità.
L’entusiasmo di Germanà: “Io e De Luca orgogliosamente diversi ma uniti per Basile e per Messina”
Il deputato Germanà lo aveva detto, nel suo salotto mentre conversava con De Luca dopo la “serenata politica” dell’ex sindaco: “Io ho sempre trattato come parlamentare della Lega e mai a titolo personale. Il mio sostegno a Basile avrà queste caratterische. Io e De Luca siamo orgogliosamente diversi ma mettiamo al primo posto l’amore per Messina. All’inizio ero perplesso ma poi mi sono ricreduto: Federico Basile è l’uomo giusto e insieme faremo un accordo programmatico”.
De Luca: “Ho spiegato io a Salvini gli inciuci messinesi”
“Salvini, che ho incontrato a Roma, non aveva capito nulla degli inciuci a Messina: gliel’ho spiegati io. In Sicilia e a Messina noi siamo l’unica alternativa alle consorterie politiche e all’asse Navarra-Croce, ovvero centrosinistra e centrodestra uniti contro di me. Mi vogliono fare fuori sia come sindaco di Sicilia, sia a Messina, per comandare come facevano prima”, ha più volte ribadito De Luca, ora candidato con Sicilia Vera alla presidenza della Regione Siciliana.
Salvini sconfessa Minardi e Catalfamo, quest’ultimo ormai un pugile suonato. Germanà si prende una bella soddisfazione, gestisce il partito e sopratutto la lista provinciale per le regionali. Con buona pace di Catalfamo e Beninati (Francilia si è allineato).
Prossimo passo : Catalfamo esce e cerca casa (lista). Tra le righe, o dietro le quinte, si vede il giganteggiare di Raffaele Lombardo, alla cui scuola è cresciuto De Luca (che oggi gongola).
Il prossimo accordo è con il consigliere Mangano e gli autonomisti.
Poi tocca a Tommaso Calderone (che nella coalizione di centrodestra non potrebbe riuscire ad eleggere consiglieri).
De Luca lo ha già detto “autonomisti” e “pezzi di Forza Italia”.
Giustamente avete scritto “in aggiornamento”
Salvini con la felpa inneggiante a Messina è bellissimo.
In Polonia lo hanno preso calci nel posteriore da noi prenderà voti grazie a Germana’.
Grazie Matteo, avanti così.
Il sign. Cateno De Luca ha finalmente capito che gli elettori di centrosinistra e di centrodestra lo vogliono fare fuori sia come sindaco che come presidente della regione.
..,.. meglio tardi che mai. !!
Caro ex sindaco De Luca, io avrei votato sia Lei alla Regione, che Basile come Sindaco, ma uno che per salire fa accordi con la Lega e con un personaggio come Salvini, significa che vale come loro, solo per potere e propri interessi. Per me ha chiuso. Mi dispiace, si sta facendo brutta pubblicità da solo. Cordialmente
Un cittadino deluso.
sta facendo accordi con chiunque, ha perso lucidità… dal magistrato Giorgianni a Paragone passando per salvini
purtroppu ci sunnu ancora Buddaci senza sangu nte vini chi vi votunu ancora
DEDICATO a De Luca Germana’ Salvini.
E’ quando vi ho visto stringere la mano e ridere con le persone di cui sparlavate che
ho capito “chi siete”
Lega: il partito più inaffidabile della storia. Dalle giravolte che hanno fatto si vergognano anche di presentarsi con il proprio simbolo. Ma davvero in Sicilia c’è qualcuno che ancora Vota Lega? Negli ultimi 3 anni, con il loro capitone, non ne hanno azzeccata una.
Lega: il partito più inaffidabile della storia. Dalle giravolte che hanno fatto, non hanno nemmeno il coraggio di presentarsi con il proprio simbolo. D’altronde la Lega, con il loro capitone, negli ultimi 3 anni non ne hanno azzeccata una, non ultime la rielezione di Mattarella, l’appoggio al governo Draghi e la figuraccia colossale in Ucraina.