Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil chiedono un confronto urgente con amministrazione comunale e Amam e contestano la mancata concertazione di numeri, cifre e percorsi inseriti nella grande delibera di affidamento dei rifiuti all'Amam
La nuova Amam fa già discutere. La maxi delibera che l'amministrazione comunale ha confezionato per avviare l'affidamento della gestione rifiuti alla partecipata che attualmente gestisce solo il servizio idrico scatena la prima reazione dei sindacati: "Senza alcun confronto con i lavoratori ed il sindacato anche stavolta l’amministrazione comunale ha proceduto a confezionare un progetto di Multiutility, ad inviare ad Amam il business plan per l’accorpamento dei servizi idrico e dei rifiuti. E che la partecipata, allo stesso modo, ha definito un conseguente piano economico-finanziario pluriennale. Non è la prima volta che Palazzo Zanca ed Amam ostentano un incomprensibile dispregio verso la normale e corretta prassi delle relazioni e del confronto, tra l’altro obbligatoriamente previsti dal buon senso e dalle norme vigenti".
Le segreterie di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil lamentano ancora una volta la mancanza di confronto e condivisione di quello che sarà un percorso importante anche per i lavoratori e temono che non ci siano tutte le condizioni ottimali per attuare questo progetto. Nonostante dunque tutto il passaggio dei rifiuti all'Amam sia ancora solo sulla carta e dovrà passare prima al vaglio del Consiglio comunale, nonostante appena ieri l'assessore De Cola abbia già chiaramente detto in aula che ogni singolo punto del provvedimento potrà essere discusso e approfondito, i segretari delle tre federazioni, Pino, Foti e Caruso contestano proprio il modus operandi dell'amministrazione.
" Come sosteniamo da mesi, la verifica trasparente e preventiva sulle condizioni reali, e sui costi effettivi, di questa operazione è l’unico rimedio per poter operare in tempo eventuali e necessari correttivi e, soprattutto, per scongiurare quei possibili fallimenti che, a quel punto, comprometterebbero irreversibilmente ugualmente servizi ed occupazione.
Comprendiamo l’urgenza dei lavoratori del settore rifiuti di uscire finalmente dalla dipendenza di una società in liquidazione, ma proprio perché essi abbiano tutte le garanzie necessarie occorre che sia fatta piena luce sui conti di Amam, sulla fragilità di quell’azienda, sulle condizioni del servizio idrico, sui servizi in appalto su cui esso si regge, sugli obblighi e sui crediti vantati.
Crediamo insomma che la recente emergenza che ha leso ulteriormente l’immagine di Messina attraverso la stampa nazionale debba pur aver insegnato qualcosa e che, tra l’altro, abbia evidenziato solo una parte del problema dell’approvvigionamento e della distribuzione idrica in città.
Le cifre potranno pure risultare alla fine utili per giustificare il piano di riequilibrio, ma dietro ci sono pur sempre i diritti dei lavoratori e quelli dei messinesi ad usufruire concretamente dei servizi indispensabili". Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil chiedono un confronto urgente con amministrazione comunale e Amam.