“Mio marito positivo, ma noi invisibili per l’Asp. Chiusi in casa e ormai sommersi dalla spazzatura”

“Mio marito positivo, ma noi invisibili per l’Asp. Chiusi in casa e ormai sommersi dalla spazzatura”

Francesca Stornante

“Mio marito positivo, ma noi invisibili per l’Asp. Chiusi in casa e ormai sommersi dalla spazzatura”

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giovedì 26 Novembre 2020 - 10:46

La surreale vicenda di una famiglia di Messina chiusa in casa da 12 giorni senza aver mai ricevuto notizie dall’Asp dopo un tampone positivo del marito

“Siamo stati abbandonati, non ci sta seguendo nessuno. Stiamo impazzendo”. È l’amaro sfogo di una donna chiusa in casa con la famiglia dal 14 novembre. Una storia di inadempienze burocratiche perché non bastava il Covid e la paura del virus, a Messina si combatte anche per accedere ai servizi che in questo momento dovrebbero rispondere subito e mettere le persone nelle condizioni di affrontare la malattia senza rimanere vittima delle procedure. Invece non è così. Succede che ci sono persone che diventano invisibili. E non sanno più a chi chiedere aiuto.

Questa è una famiglia di tre persone. Il marito è risultato positivo ad un tampone molecolare fatto in un laboratorio privato lo scorso 14 novembre. Da lì è iniziata la loro odissea. Ovviamente è partita la comunicazione all’Asp, sia da parte del laboratorio privato che del medico di famiglia. In casa ci sono moglie e figlia, si mettono tutti in isolamento domiciliare aspettando indicazioni sul da farsi. Attendono la chiamata dell’Asp per il tampone di conferma e per ufficializzare che in quella casa c’è un persona positiva e altre due che a questo punto devono effettuare un tampone molecolare. Ma non succede nulla. Iniziano a scrivere mail, a chiamare senza nessuna risposta. Passano i giorni, continuano a rimanere chiusi in casa. Per fortuna il Covid non si rivela aggressivo, ma è l’unica consolazione. Perché di fatto sono invisibili per l’Asp di Messina.

Non rientrando negli elenchi giornalieri dei nuovi positivi non vengono contattati neanche per il servizio di raccolta rifiuti speciali. Sanno che avendo un positivo in casa non possono buttare la spazzatura in modo regolare, quindi iniziano ad accumulare rifiuti sperando che qualcuno li contatti per dire loro cosa devono fare.

“Sono passati dieci giorni, abbiamo sacchi pieni che puzzano e non possiamo più stare in queste condizioni. Com’è possibile essere ignorati così? Cosa dobbiamo fare?”.

Un problema che con l’aumento dei casi positivi si sta verificando in molte famiglie. L’Asp non riesce a comunicare con tempestività gli elenchi alla ditta incaricata di effettuare il servizio raccolta rifiuti speciali. La ditta cerca di essere tempestiva, ma se il sistema di comunicazione non funziona va tutto in tilt. Loro non sono stati presi in carico dall’Asp, quindi di fatto i loro nomi non sono mai stati comunicati per il servizio di raccolta.

Nel frattempo sono trascorsi 12 giorni da quel tampone che ha portato il Covid in questa casa. Una donna e sua figlia non sanno ancora se sono state contagiate. Il marito non sa se nel frattempo è guarito o se è ancora positivo. Rimangono chiusi in casa con la spazzatura che aumenta. “Siamo stanchi e demoralizzati, qualcuno ci aiuti”.

6 commenti

  1. mandate a casa il direttore dell’ASP

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  2. Buongiorno, stessa cosa posso dire anch’io, fatto il tampone rapido Domenica g 22 cm al San n Filippo, unitamente a mia moglie… Lei positiva io negativo, fanno il molecolare a mia moglie sempre li… Ad oggi nessuna notizia sull’esito.. Siamo in isolamento tutti, faccio presente che con noi vivono mia figlia di 7 anni e mia suocera di 80…nessuna notizia, vorrei rifare il tampone unitamente a mia figlia e mia suocera…. Chi ci dice cosa fare, come comportarsi… Grazie immensamente. Luigi

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    1. Ma fallo privatamente il tampone!!!! Ma xché lasciare a questa gente questo potere sulla vs libertà??

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  3. Si vede che ci deve essere qualche intoppo che non ha fatto partire la macchina organizzativa perciò bisogna tornare a monte chi è che non li ha segnalati il centro privato che ha fatto il tampone o il medico di famiglia che non ha segnalato pessima situazione 😡😡😡😡😡

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  4. prendete tutta la spazzatura e portatela davanti casa dei cosiddetti pezzi grossi per non dire pezzi…..

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  5. Ma scusate… ma solo uno svedese in vacanza a Messina può non sapere come NON funziona nulla da queste parti!! Io avrei rifatto il test subito privatamente e lo stesso avrei fatto fare alla mia famiglia, so di lab che fanno antigenico a 15 euro! Dopodiché con l’esito negativo almeno dei familiari, comunicazione pec a Asp.
    Ad aprile rientrando da Praga feci 2 settimane di quarantena, stando sempre bene e segnalandomi alla regione. Al 15mo giorno gli ho comunicato che avevo finito la quarantena ed aspettavo loro news x il tampone (allora farlo privato era impossibile!) chiarendo che non mi sarei fatto sequestrare dentro casa a tempo indeterminato… dopo 2 gg mi chiamarono x il tampone.. Se vuoi stare a Messina devi saper trattare con questa gentucola… che non può abusare dei tuoi diritti!!

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