Pochi giorni fa la Regione ha dato il via alla stabilizzazione di oltre 500 precari che aspettavano da anni. Una buona notizia che però accende prepotentemente i riflettori sui tantissimi precari degli Enti locali. Ci sarebbero direttive anche per loro ma l'iter è fermo.
Per i lavoratori precari della Regione questa campagna elettorale ha portato una buona notizia: l’avvio della procedura per la stabilizzazione. Un fatto positivo, atteso da anni. “L’attenzione ora deve andare però subito ai temi della riorganizzazione complessiva della macchina amministrativa, delle progressioni verticali dei dipendenti regionali e della riqualificazione del personale assunto nelle categorie A e B. Questi, assieme ai rinnovi contrattuali e alla formazione saranno gli obiettivi del confronto col prossimo governo regionale affinché la Regione possa funzionare ed essere volano di sviluppo economico per la Sicilia”. Lo dice Clara Crocé, segretaria regionale della Fp Cgil Sicilia a proposito della direttiva della dirigente generale del dipartimento Funzione pubblica che riguarda 598 precari della Regione e che apre la strada alle riqualificazione del personale assunto nelle categorie A e B che da anni, a causa delle carenze in organico dell’amministrazione, svolgono mansioni superiori e alle progressioni verticali che i dipendenti in C e D attendono da anni.
Una buona notizia che però apre un interrogativo ancora più grande: “Perché la Regione non avvia le procedure anche negli enti locali?”. Lo chiede con forza la segreteria regionale della Fp Cgil Sicilia: “La giunta regionale, lo scorso 15 settembre – ricorda Clara Crocè – che con Cisl e Uil ha inviato una nota al Dipartimento – ha conferito mandato ai due dipartimenti regionali dell’assessorato alla Funzione pubblica e alle autonomie locali, ciascuno per quanto di rispettiva competenza, di avviare le procedure di stabilizzazione secondo le leggi statali e regionali per il superamento del precariato storico della Regione Siciliana e degli Enti Locali”. Ma i dipartimenti hanno risposto in maniera diversa: Il Dirigente Generale della Funzione Pubblica, Luciana Giammanco in data 18 ottobre 2017, ha provveduto ad emanare una direttiva per l’avvio dei procedimenti. Lo stesso non è stato fatto dal capodipartimento delle Autonomie locali Maurizio Pirillo.
“Ci chiediamo perché il dirigente non abbia ancora provveduto. Nei giorni scorsi Pirillo aveva assunto l’impegno con i sindacati di diramare una direttiva a tutti i Sindaci per sollecitare e chiarire le procedure di stabilizzazione. Attendiamo una risposta: non si può, sul tema del precariato, operare in maniera differente tra i lavoratori degli enti locali e quelli della Regione. Anche per questo motivo proclamiamo lo stato di agitazione dei precari degli Enti Locali”.
SEMPLICE LI MANDA A ZAPPARE