Urge una puntata speciale di Chi l'ha visto in riva allo Stretto. Ormai l'esercito degli scomparsi a vario titolo si sta facendo preoccupante, ma i messinesi hanno bisogno di chi li amministra e di chi fa sana opposizione, di chi li rappresenta in tutte le sedi e non si scorda di loro non appena eletti. Il mio è un accorato appello alla Sciarelli: per favore aiutaci.
Per risolvere l’intricato caso non ci resta che la Sciarelli. Sono preoccupata per la scomparsa di una serie di persone e penso che Chi l’ha visto può darci una mano anche solo per sapere se stanno bene, se sono felici lontano da noi e se la loro è una piccola sbandata che presto rientrerà. Urge una puntata speciale di Chi l’ha visto in riva allo Stretto, tutta per noi.
Gli scomparsi si dividono in varie categorie: ci sono gli invisibili nonostante tutto (cioè quelli che sono scomparsi nonostante ci servano nel ruolo che ricoprono), gli invisibili a prescindere (quelli che qualsiasi ruolo ricoprano restano comunque invisibili), gli invisibili loro malgrado (lo sono diventati per cause di forza maggiore), gli invisibili a loro insaputa ( quelli che non si accorgono di esserlo e pensano di essere visibilissimi) e gli invisibili a causa d’altri ( sono quelli la cui assenza pesa).
L’esercito degli inghiottiti nel nulla è vasto, ma l’urgenza è ritrovare almeno quelli che ci servono nel loro ruolo. Non perché ne siamo attratti fisicamente ma perché ci servono materialmente nella loro sedia e competenza. Se qualcuno ha notizie, ad esempio, degli assessori comunali Patrizia Panarello e Tonino Perna, ce lo faccia sapere. Dell’assessore alla pubblica istruzione, unica donna della giunta, si sono perse le tracce a dicembre, salvo qualche sporadica apparizione alle riunioni per l’isola pedonale. Probabilmente è rimasta alla fermata in attesa che passasse il pedibus o il mitico Tpl partorito in coppia con l’assessore Cacciola. Temiamo che le polemiche sulla vicenda mense scolastiche le abbiano turbato l’animo al punto da spingerla all’eremitaggio. Ma l’assessore alla pubblica istruzione serve a Palazzo Zanca. Così come serve in loco anche Tonino Perna, assessore alla cultura, voluto dal sindaco come simbolo dell’interazione tra le due sponde. Il docente calabrese non frequenta molto la nostra sponda tanto che somiglia alla Fata Morgana, appare e scompare come il tipico fenomeno dello Stretto. Probabilmente anche lui, come gran parte dei pendolari, è vittima di una politica dei collegamenti tra le due rive da far paura e resta per ore sulla banchina ad attendere un traghetto che non arriverà mai. Dalla sua c’è da dire che non ha un euro in bilancio, ma da un politico così fantasioso da aver inventato l’eco-aspromonte, moneta complementare della Sila, quando era presidente dell’Ente, ci saremmo aspettati un colpo di genio, come far le nozze coi fichi secchi. Invece solo rinvii per le notti della cultura, la seconda delle quali è slittata al 31 maggio, dopo le Europee alle quali è candidato con la lista Tsipras. Se qualcuno avesse notizie dei due assessori, per favore contatti subito la Sciarelli o Accorinti, manderanno una troupe a recuperarli. Entrambi mancano moltissimo ai cittadini che hanno fame di servizi e cultura.
Nella categoria degli “scomparsi nonostante tutto” rientrano i deputati regionali Pippo Currenti, Franco Rinaldi e Santi Formica. In realtà il trio è recidivo, appena eletto scompare da Messina, non li si vede neanche per sbaglio. E pensare che sia Currenti (eletto con la Lista Musumeci) che Rinaldi, Pd, sono già al terzo mandato, quindi uno s’immagina che si siano affezionati alla popolazione che li elegge da decenni. Formica poi è addirittura al quinto mandato, un Highlander dell’Ars. Eppure, dei tre non si vede l’ombra da tempo. D’accordo sono stati eletti a livello provinciale, ma questo non significa che da Messina debbano passare solo quando devono imbarcarsi per Villa.
A Roma gli invisibili nonostante il ruolo che gli abbiamo conferito eleggendoli risultano Carmelo Lo Monte e Maria Tindara Gullo, dai quali non ci sono arrivati neanche gli auguri di Natale e sono scomparsi ormai da 14 mesi, temiamo siano stati presi in ostaggio e tenuti prigionieri in qualche luogo oscuro.
Chi rientra nelle categorie degli 1)invisibili nonostante tutto 2)invisibili a loro insaputa e 3)invisibili a prescindere è l’opposizione di Palazzo Zanca. In Consiglio comunale, le tre categorie sono a vario titolo rappresentate, perché ci sono gli invisibili nonostante li abbiamo eletti per essere presenti, gli invisibili che ovunque li eleggi non li vedi neanche con il cannocchiale e quelli che sono convinti di esistere ma gli altri non se ne accorgono. Molti si materializzano solo al momento delle presenze, altri o ci sono o non ci sono è uguale, altri infine sono presenti con il corpo ma lo spirito è altrove. In Consiglio l’amministrazione Accorinti può contare solo su 4 consiglieri, il resto, 36 consiglieri, dovrebbero essere d’opposizione. In teoria, se l’opposizione volesse, potrebbe trasformare l’Aula in un bunker dove non passa carta o in un ring. Invece no, la giunta può stare serena, nessuno batte un colpo. I consiglieri lamentano che l’amministrazione non porta delibere in Aula, salvo poi votare senza battere ciglio quelle poche che arrivano. E’ come se l’intera opposizione soffra della sindrome di Stoccolma e abbia maturato una dipendenza affettiva nei confronti di chi ha spazzato la vecchia politica. Pecca inoltre di mancanza di spirito d’iniziativa, perché se si ritiene l’amministrazione incompetente, magari qualche suggerimento lo si può dare, qualcosa in Aula la si può partorire. Produrre non è reato. Le sporadiche volte di un’opposizione compatta si sono viste quando tutti hanno fatto catenaccio contro la delibera di Lucy Fenech sui gettoni di presenza, o per l’isola pedonale, o per stigmatizzare il comportamento dell’assessore Mantineo che ha detto “scarso” al prefetto Trotta. Paradossalmente l’unica a fare una battagliera opposizione alla giunta è Nina Lo Presti di Cambiamo Messina dal basso. Per il resto c’è Daniele Zuccarello che sta interpretando appieno il suo ruolo con le attività ispettive nelle partecipate e le proposte di delibere (Tares, Atm, occupazione suolo) e Libero Gioveni che continua imperterrito a sfornare interrogazioni quotidiane, come quando era al quartiere, senza arrendersi nonostante l’amministrazione non si sia mai degnata di dare una risposta e, riteniamo purtroppo, neanche di leggerle. A onor del vero in Consiglio, di recente, qualche piccolo cenno di vita, si sta iniziando a vedere. Eppur si muove. Vedremo.
Ci sono poi gli invisibili per cause di forza maggiore, come Buzzanca, Nania, Capone, Isgrò, Orazio Miloro, Beninati, scomparsi dalla scena politica dopo anni a causa di svariate vicissitudini. E che dire di Nanni Ricevuto? Le conferenze stampa da attore consumato, tale da far invidia persino a Brad Pitt, resteranno nella storia. Si è rifugiato in Pegaso, ma il suo sogno segreto è tornare sulla scena in sella ad un cavallo alato tra gli applausi dei presenti.
Nell’ultima categoria, quella degli invisibili per colpa d’altri ci sono gli scomparsi causa riforma delle Province e causa urne. Il Pd ha la particolare abilità di distruggere le risorse, di far passare la voglia di fare politica anche alla reincarnazione di Berlinguer (che comunque nel Pd di Renzi non ci starebbe neanche se lo incateni). Si va da Pippo Rao (quello basso, col sigaro), nemico storico di Ricevuto con il quale ingaggiava scontri furiosi a Giuseppe Grioli, ultimo battagliero e concreto segretario cittadino. Ci sono poi quegli ex consiglieri comunali e provinciali che sapevano interpretare seriamente il loro ruolo ma che alle urne sono stati scalzati dalle corazzate dei voti o sono stati spazzati via dalla riforma delle Province. Non dovremmo dimenticare che se certe cose si sono sapute è stato anche grazie a chi le ha denunciate e se gli sprechi sono noti è stato anche perché qualcuno ha fatto uscire le carte da quei cassetti. Questi invisibili a causa d’altri ci mancano.
Ma oggi faccio un appello alla Sciarelli: per favore aiutaci a ritrovare l’esercito degli scomparsi. Magari non tutti, ce ne sono alcuni che tutto sommato possono mancarci ancora un po’, ma altri servono. Una città ha bisogno di essere amministrata ma anche di una sana opposizione, ha bisogno di essere rappresentata in tutte le sedi.
Certo poi ci sono quelli che non se ne vogliono andare, quelli che a volte ritornano, quelli che te li ritrovi come il prezzemolo in tutte le portate, quelli che Carramba che sorpresa pensavi di averli dimenticati e invece eccoli lì.
Tutti questi suggerisco di portarli all’Isola dei famosi e lasciarli lì. Giuro, non verremo a cercarli.
Rosaria Brancato
Ma perché Lei n’è sente la mancanza?
Ma perché Lei n’è sente la mancanza?
Ma che articolo e?? Sempre è contro l’amministrazione. Io questo non lo chiamo giornalismo anzi lo chiamo giornalismo dei tempi nostri!! Ma negli anni passati era tutto ok?? Facciamo la finita! Mi vergogno anche di aver letto questo articolo!!
Basta!!
Ma che articolo e?? Sempre è contro l’amministrazione. Io questo non lo chiamo giornalismo anzi lo chiamo giornalismo dei tempi nostri!! Ma negli anni passati era tutto ok?? Facciamo la finita! Mi vergogno anche di aver letto questo articolo!!
Basta!!
Come sempre grande ironia e tanta verità. Bisognerebbe cercare anche chi li ha votati, infatti se si domandi in giro non solo dicono che non li hanno votati ma che non li conoscono neppure. Infatti chi li conosce? che film hanno fatto? con chi si sono accompagnati negli ultimi anni? credo che forse polizia e carabinieri dovrebbero mettersi sulle loro tracce per chiarire qualche cosa.Gentile sig.ra Brancato, visto che Lei può accedere nelle stanze segrete del Comune, cerchi di ditribuire le foto degli scomparsi e forse tra le stanze ormai abbandonate del palozzo qualcuno uscirà con barba e capelli lunghi e si dicharerà un prigioniero del partito.
Come sempre grande ironia e tanta verità. Bisognerebbe cercare anche chi li ha votati, infatti se si domandi in giro non solo dicono che non li hanno votati ma che non li conoscono neppure. Infatti chi li conosce? che film hanno fatto? con chi si sono accompagnati negli ultimi anni? credo che forse polizia e carabinieri dovrebbero mettersi sulle loro tracce per chiarire qualche cosa.Gentile sig.ra Brancato, visto che Lei può accedere nelle stanze segrete del Comune, cerchi di ditribuire le foto degli scomparsi e forse tra le stanze ormai abbandonate del palozzo qualcuno uscirà con barba e capelli lunghi e si dicharerà un prigioniero del partito.
Veramente se devo essere sincero, sento la mancanza ; ma non di costoro. Mi mancano i mezzi di trasporto efficienti per poter lasciare la macchina parcheggiata sotto casa ; mi manca un razionale sistema di smaltimento dei rifiuti domestici e non per poter vivere io e la mia famiglia in un ambiente piu’ sano ; ed ancora, mi manca il fatto di non poter disporre di una pista ciclabile che vada da Mortelle a Ponte Schiavo. E tanto altro ancora ….
Veramente se devo essere sincero, sento la mancanza ; ma non di costoro. Mi mancano i mezzi di trasporto efficienti per poter lasciare la macchina parcheggiata sotto casa ; mi manca un razionale sistema di smaltimento dei rifiuti domestici e non per poter vivere io e la mia famiglia in un ambiente piu’ sano ; ed ancora, mi manca il fatto di non poter disporre di una pista ciclabile che vada da Mortelle a Ponte Schiavo. E tanto altro ancora ….
Ok, ma dopo questo attimo di lieve ironia, cosa ci resta, cosa abbiamo guadagnato ? Solo un sorriso ? Io ci aggiungerei anche una riflessione : la prossima volta che ci troveremo ad esprimere il nostro voto, facciamolo in modo piu’ consapevole e ponderato. Per l’intanto, riprendiamo l’abitudine di parlare tra noi e di confrontare le nostre idee, i nostri sogni e le nostre aspirazioni.
Ok, ma dopo questo attimo di lieve ironia, cosa ci resta, cosa abbiamo guadagnato ? Solo un sorriso ? Io ci aggiungerei anche una riflessione : la prossima volta che ci troveremo ad esprimere il nostro voto, facciamolo in modo piu’ consapevole e ponderato. Per l’intanto, riprendiamo l’abitudine di parlare tra noi e di confrontare le nostre idee, i nostri sogni e le nostre aspirazioni.
MA lei e tutti i “supporter dal basso” mi spiegate perchè non si può toccare l’odierna amministrazione comunale???
Perchè dite sempre che quella di prima non serviva??
Questo luogo comune è vero d’accordo…ma ciò non toglie che vorrei tanto sapere dove eravate LEI e tutti gli altri in questi anni quando la città stava lentamente affondando (ODDIO io un idea ce l’avrei ma poi passerei per fascista)…senza contare che mi piacerebbe tanto sapere cosa votavate..visto che ora guardacaso siete usciti tutti al largo come “i stuppateddi”
MA lei e tutti i “supporter dal basso” mi spiegate perchè non si può toccare l’odierna amministrazione comunale???
Perchè dite sempre che quella di prima non serviva??
Questo luogo comune è vero d’accordo…ma ciò non toglie che vorrei tanto sapere dove eravate LEI e tutti gli altri in questi anni quando la città stava lentamente affondando (ODDIO io un idea ce l’avrei ma poi passerei per fascista)…senza contare che mi piacerebbe tanto sapere cosa votavate..visto che ora guardacaso siete usciti tutti al largo come “i stuppateddi”
Cara Rosaria Brancato, forse è’ meglio non scomodare la Sciarelli. Fatica sprecata. Perché anche se li dovesse rintracciare, questi poverini dei nostri politici, cosa potrebbero fare oggi?
Quando al politico locale di turno, infatti gli hai sottratto le risorse ,
i “picciuli”, contemporaneamente gli hai sottratto il giocattolo, la benzina per
rendersi ” visibili”. Frustrati ormai… coscienziosamente non si fanno vedere.
Le decisioni che contano infatti, che passano sulle
nostre teste (chine) sono assunte da centri decisionali sempre più lontani, irraggiungibili,
in mano a tecno-buracrazie asservite alla grande finanza internazionale.
Con tutto il rispetto dei tanti personaggi che citi nel tuo brillante articolo…CHI di questi, potrebbe fare qualcosa per risollevare in maniera significativa le sorti della nostra comunità ? NESSUNO! Purtroppo NESSUNO.
E’ tristemente paradossale registrare che l’unico vantaggio competitivo di cui può godere oggi Messina e’ quello derivante dall’effetto marketing-mediatico garantito dal nostro sindaco RENATO il più “scalzo” umile” povero” e spirituale(?) del mondo.
Ma il mondo che conta…quello con le scarpe di ” coccodrillo”, “ricco”, ed elegante, le ” scarpe ” ormai c’è le ha fatte da un pezzo ormai, abbandonandoci al nostro destino di
povertà ( infrastrutturale ) assoluta. Così hanno deciso i poteri nordocentrici, con l’ottusa subalterna complicità della nostra classe dirigente, incapace di una pur minima visione strategica alta e “illuminata”, rivolta al benessere generale della comunità.
Cara Rosaria Brancato, forse è’ meglio non scomodare la Sciarelli. Fatica sprecata. Perché anche se li dovesse rintracciare, questi poverini dei nostri politici, cosa potrebbero fare oggi?
Quando al politico locale di turno, infatti gli hai sottratto le risorse ,
i “picciuli”, contemporaneamente gli hai sottratto il giocattolo, la benzina per
rendersi ” visibili”. Frustrati ormai… coscienziosamente non si fanno vedere.
Le decisioni che contano infatti, che passano sulle
nostre teste (chine) sono assunte da centri decisionali sempre più lontani, irraggiungibili,
in mano a tecno-buracrazie asservite alla grande finanza internazionale.
Con tutto il rispetto dei tanti personaggi che citi nel tuo brillante articolo…CHI di questi, potrebbe fare qualcosa per risollevare in maniera significativa le sorti della nostra comunità ? NESSUNO! Purtroppo NESSUNO.
E’ tristemente paradossale registrare che l’unico vantaggio competitivo di cui può godere oggi Messina e’ quello derivante dall’effetto marketing-mediatico garantito dal nostro sindaco RENATO il più “scalzo” umile” povero” e spirituale(?) del mondo.
Ma il mondo che conta…quello con le scarpe di ” coccodrillo”, “ricco”, ed elegante, le ” scarpe ” ormai c’è le ha fatte da un pezzo ormai, abbandonandoci al nostro destino di
povertà ( infrastrutturale ) assoluta. Così hanno deciso i poteri nordocentrici, con l’ottusa subalterna complicità della nostra classe dirigente, incapace di una pur minima visione strategica alta e “illuminata”, rivolta al benessere generale della comunità.
Accorinti come “Ariete”
Il voto dato ad Accorinti, secondo me, è derivato dal bisogno di espugnare la fortezza della politica e, come si faceva in tempi remoti, è stato usato un ariete per abbattere le porte del fortino con un’azione incisiva ed anche eclatante.
Ma nell’antichità dopo l’ingresso dei soldati che portavano l’ariete, capaci solo di forza bruta, arrivavano le truppe che erano organizzate secondo schemi funzionali precisi dai relativi comandanti ed attuavano strategie organizzative precise, che spesso erano anche di lungo respiro.
Purtroppo sto vedendo che siamo ancora nella palude in cui ci hanno lasciati e che quasi nessun politico o dirigente pensa seriamente che sarebbe giunta l’ora di prosciugare.
Ma forse la loro natura non glielo consente, verrebbe a mancare la melma ormai a tanti di loro necessaria per le mutazioni genetiche sin qui acquisite.
Nella politica non esiste il concetto di fare bene per il popolo sapendo che poi quest’ultimo ti valuterà e premierà, ma purtoppo è vero il concetto di fare il bene per se stessi e, se proprio non se ne può fare a meno, lasciare qualche briciola al popolo che, apprezzando la donazione sarà felicissimo di premierti lo stesso.
Io spero solo che finalmente cominciassimo veramente a comportarci da elettori onesti, onesti verso noi stessi e verso i nostri figli ai quali, con i nostri comportamenti creduloni o scellerati, abbiamo contribuito non poco a togliere il futuro.
Accorinti come “Ariete”
Il voto dato ad Accorinti, secondo me, è derivato dal bisogno di espugnare la fortezza della politica e, come si faceva in tempi remoti, è stato usato un ariete per abbattere le porte del fortino con un’azione incisiva ed anche eclatante.
Ma nell’antichità dopo l’ingresso dei soldati che portavano l’ariete, capaci solo di forza bruta, arrivavano le truppe che erano organizzate secondo schemi funzionali precisi dai relativi comandanti ed attuavano strategie organizzative precise, che spesso erano anche di lungo respiro.
Purtroppo sto vedendo che siamo ancora nella palude in cui ci hanno lasciati e che quasi nessun politico o dirigente pensa seriamente che sarebbe giunta l’ora di prosciugare.
Ma forse la loro natura non glielo consente, verrebbe a mancare la melma ormai a tanti di loro necessaria per le mutazioni genetiche sin qui acquisite.
Nella politica non esiste il concetto di fare bene per il popolo sapendo che poi quest’ultimo ti valuterà e premierà, ma purtoppo è vero il concetto di fare il bene per se stessi e, se proprio non se ne può fare a meno, lasciare qualche briciola al popolo che, apprezzando la donazione sarà felicissimo di premierti lo stesso.
Io spero solo che finalmente cominciassimo veramente a comportarci da elettori onesti, onesti verso noi stessi e verso i nostri figli ai quali, con i nostri comportamenti creduloni o scellerati, abbiamo contribuito non poco a togliere il futuro.