Ospiti in commissione urbanistica, il vice-sindaco Signorino e l’assessore al ramo De Cola hanno esposto ai consiglieri comunali l’intendimento della giunta in merito al tipo di interventi da effettuare nello storico e centralissimo quartiere, che a loro dire va riqualificato e valorizzato ma non cementificato
Azzerare la progettazione esistente senza incorrere in richieste di risarcimento ed allo stesso tempo avviare la riqualificazione del Tirone attraverso il recupero delle risorse del Contratto di quartiere. L’amministrazione Accorinti “esce allo scoperto” sulla Stu Tirone e spiega in maniera chiara qual è l’obiettivo che intende portare avanti. Ospiti in commissione urbanistica, il vice-sindaco Guido Signorino e l’assessore al ramo Sergio De Cola hanno esposto ai consiglieri comunali l’intendimento della giunta sugli interventi da realizzare nello storico e centralissimo quartiere, che a loro dire va riqualificato e valorizzato ma non cementificato. Il sindaco Renato Accorinti ed i suoi 8 assessori vogliono tornare indietro sui progetti attualmente in piedi (che prevedono la realizzazione di palazzoni ,di un parcheggio e di tutta una serie di edifici) , ma non vogliono perdere l’occasione di restituire la dignità che merita ad un quartiere che per anni è stato abbandonato e lasciato nell’assoluto degrado, insieme alle famiglie che ancora ci vivono.
«La nostra idea- ha spiegato Signorino a conclusione dell’incontro – è quello di azzerare la progettazione esistente, senza causare un danno all’ente, e cercare un’interlocuzione con la Regione per recupere i fondi stanziati nel Contratto di quartiere, che ci consentirebbero di riqualificare l’area. Siamo contrari alla cementificazione ma siamo assolutamente favorevoli alla riqualificazione del Tirone. Quando parlo di danno all’ente – ha voluto sottolineare ancora il vice di Accorinti – non mi riferisco solo all’aspetto economico ma anche a quello urbanistico , che a noi sta molto a cuore ».
Fissato il traguardo, resta tuttavia un problema di non poco conto: tracciare il percorso da intraprendere, affinché i proposti dell’esecutivo di Palazzo Zanca non si trasformino in un’arma a doppio taglio per il Comune di Messina, chiamato a bilanciare l’interesse pubblico, l’interesse dei partner privati che compongono la società di trasformazione urbana, a cui bisogna necessariamente dar conto, e la necessità di non perdere quegli 8,5 milioni di euro, scesi poi 6, del Contratto di quartiere, che la Regione ha “congelato” ma che l’ente è ancora in tempo a riprendersi.
Nei prossimi giorni , l’Amministrazione comunale avvierà un dialogo istituzionale con la Regione, ma dovrà anche sedersi attorno ad un tavolo con gli imprenditori privati che sono ancora dentro la società di trasformazione per capire se e come superare la vecchia progettazione e redigere un nuovo paino industriale, che metta tutti d’accordo. Sarà questa la vera mission impossible. (Danila La Torre)
In questa travagliata storia della STU TIRONE, all’orizzonte si intravede una certezza, il duo SIGNORINO/DE COLA, a differenza del duo MILORO/SCOGLIO, realizzerà un punto del programma di R E N A T O sindaco, la STU TIRONE di SCOGLIO nel cestino della carta straccia, al suo posto un parco urbano, con strutture di piccolo commercio, artigianali, del tempo libero, a disposizione dei messinesi e dei visitatori.