Tutti messinesi i compositori delle musiche
È tutto pronto per “Messina, tra mito e realtà”, lo spettacolo con cui la scuola di danza Danzarte chiude l’anno 2010/2011. Dopo il pomeriggio di sabato e l’intera giornata di domenica dedicati alle prove generali, le ballerine stanno per indossare i costumi di scena e fare il loro ingresso sul palcoscenico, dove racconteranno di un mondo mitico e leggendario, culla della cultura messinese. Questa sera alle 21 e domani 5 luglio alle 18.30, il Teatro Vittorio Emanuele di Messina ospita le danceurs del polo culturale diretto dalla professoressa Giovanna Tedesco. Ad accompagnarle, le musiche di artisti e compositori messinesi che hanno accettato l’invito della professoressa Tedesco a partecipare a un progetto che parlasse della loro terra.
Nello spettacolo finale di Danzarte la leggenda viene filtrata attraverso le lenti della contemporaneità, per raccontare follie e contraddizioni dell’uomo: l’ultimo tuffo di Colapesce diventa il pretesto per raccontare di un ragazzo che mal si adatta a un ambiente che lo rifiuta; le illusioni ottiche di Fata Morgana rappresenteranno le allettanti – e ossessive – seduzioni dell’epoca moderna che allontanano da una vita onesta; la storia di Glauco e del suo amore negato sarà l’occasione di raccontare di promesse fallaci e perdizione; infine Mata e Grifone parleranno di integrazione razziale e legalità.
Quattro leggende messinesi ricostruiscono la storia mitica di Messina e vengono affidate all’interpretazione delle allieve della scuola, guidate dai loro coreografi: Giovanna Tedesco e Gaia Gemelli per la danza classica, Pucci Romeo per la contemporanea, Simone De Lorenzo per la moderna, Emanuela Contarini per l’hip hop, Francesco La Vecchia per la break dance. Senza dimenticare i due insegnanti di recitazione, Sasà Neri e Monia Alfieri, voci narranti dello spettacolo che leggeranno testi di Pippo Delbono e Arthur Rimbaud. Alle spalle delle ballerine, scorreranno affascinanti installazioni video realizzate da uno dei coreografi della scuola, Simone De Lorenzo.
Il racconto moderno – e provocatorio – ideato dalla professoressa Tedesco sarà accompagnato dal contributo, fortemente voluto fin dall’inizio, di compositori e musicisti messinesi che hanno fornito le musiche su cui danzeranno gli allievi della scuola. Tra gli altri, il pianista e compositore Giovanni Renzo, applaudito nei teatri di tutto il mondo, ha offerto a Danzarte alcuni brani della sua opera La distanza dalla luna, che nel 2007 è stata recitata da Arnoldo Foà. E poi, Giancarlo Parisi, con il suo uso sperimentale degli strumenti della tradizione, e Antonio Calogero, chitarrista giramondo che ama le influenze etniche. E ancora Pippo e Melo Mafali, Toti Poeta e i Kill The Pop (per attraversare più generi) e il compositore dell’800 Placido Mandanici.
All’indirizzo internet http://ilblogdidanzarte.it/ è possibile trovare tutte le informazioni relative allo spettacolo, con il racconto quotidiano delle prove fino al giorno del debutto, le interviste ai protagonisti e una ricca galleria fotografica.
Nove i ballerini solisti: si tratta di Martina Basile, Simone Sanni, Marta Passalacqua, Gaia Gemelli, Marta Cogode, Francesco Boncordo, Giuliana Foti, Giorgia Di Giorgi e Chiara Celano.
I musicisti che hanno scelto di prestare il loro contributo a “Messina, tra mito e realtà” sono Giovanni Renzo,Giancarlo Parisi, Antonio Calogero, Placido Mandanici, gli Atmomy, Katia Pesti, Toti Poeta, Roberto Scarcella Perino, i Truvatura, Pippo e Melo Mafali, Giovanni Puliafito e Giorgio Napolitani, Saverio Vita, Jvis, i Kill The Pop.