Il sindacato vuole "valorizzare il ruolo della popolazione che quando riesce a compattarsi raggiunge obiettivi"
MESSINA – “Il merito degli obiettivi raggiunti oggi per lo Stretto di Messina va ascritto unicamente alla popolazione, siciliana e calabrese, scesa in piazza al fianco di quei sindacati che non si sono mai rassegnati a tagli e penalizzazioni riservate al meridione d’Italia”. Il sindacato Orsa non ha dubbi su chi sia il reale artefice di quanto sta succedendo in questi giorni, con l’approvazione dell’ordine del giorno con cui il Governo si impegna “a valutare l’opportunità di prevedere l’acquisto di nuovi traghetti bidirezionali per lo Stretto di Messina, con una lunghezza tale da accogliere per intero i convogli ferroviari ad alta velocità standard”.
Un risultato importante, per il sindacato, che sottolinea di aver rivendicato la modernizzazione già nel 2015 e che ora non aspetta altro se non di vedere come saranno utilizzati gli investimenti per il trasporto ferroviario previsti all’interno del Pnrr. L’Orsa, però, non vuole rivendicare alcuna paternità, ma “rinfrescare la memoria collettiva per valorizzare il ruolo fondamentale della popolazione che quando riesce ad organizzarsi e compattarsi nella rivendicazione dei diritti, raggiunge obiettivi che sarebbero impensabili se lasciati alla gestione concertativa di mestieranti e cantastorie che hanno scritto la storia dei fallimenti ma si presentano puntuali sul carro del vincitore”.