Finora gli accordi precedenti hanno prodotto poco o nulla
PALERMO – Un ambito territoriale ottimale per i servizi di trasporto pubblico locale nei territori comunali di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni. Lo prevede l’Accordo sottoscritto oggi a Palazzo d’Orleans tra le Regioni Sicilia e Calabria, le Città metropolitane di Messina e di Reggio Calabria e la Conferenza permanente interregionale.
La finalità è quella di coordinare l’azione di indirizzo politico-amministrativo degli Enti interessati in tema di mobilità, con una valutazione congiunta delle attività effettuate dalle rispettive strutture amministrative.
«Con l’istituzione dell’Area integrata dello Stretto – commenta il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci – non solo uniamo le forze per offrire un servizio migliore di mobilità e di trasporto locale, ma creiamo anche le premesse per una vera continuità territoriale attraverso il riconoscimento istituzionale di un’area che condivide speranze, progettualità e voglia di riscatto. Quello della mobilità è un tema essenziale sia per la Sicilia sia per la Calabria, due regioni cugine divise da un fazzoletto di mare, unite dalla cultura, dalla storia e da una comune specificità geofisica».
Le due Regioni, da oggi, si impegnano a individuare il perimetro del bacino territoriale ottimale e a designare l’ente di governo che si occuperà di coordinare gli interventi e di richiedere un adeguato finanziamento della continuità territoriale. Sia interna – fra le due sponde dello Stretto, Reggio Calabria e Villa San Giovanni da una parte e Messina dall’altra, attraverso servizi di trasporto marittimo veloce, con tariffe assimilabili a quelle del trasporto pubblico urbano – sia esterna, attraverso i servizi aerei di linea effettuati tra l’aeroporto dello Stretto e i principali scali nazionali, in regime di oneri di servizio pubblico con tariffe che tengano conto del maggiore onere connesso all’attraversamento dello Stretto per gli utenti siciliani.
Di una «Autorità ottimale interregionale dello Stretto, che governi le problematiche della mobilità nell’area, in un regime di condivisione delle strategie e delle soluzioni» ha parlato Roberto Musmanno, assessore alle Infrastrutture della Regione Calabria. Per il sindaco della Città metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà «questo accordo sulle politiche di sviluppo del territorio e sulla mobilità non solo sancisce l’importanza di un rapporto storico tra le due regioni e, in particolare, tra le città di Reggio e Messina, ma rappresenta un atto di rivoluzione istituzionale, con un progetto che supera i confini regionali e le logiche di campanile».
Il sindaco della Città metropolitana di Messina, Cateno De Luca, ha posto l’accento sulla «necessità di immaginare percorsi comuni di sviluppo tra le due comunità, iniziando proprio dal trasporto pubblico locale e dal sistema della mobilità che fa registrare disagi e ritardi, in assenza di un vero coordinamento e di una efficace sincronizzazione degli orari e dei servizi».
Ed è proprio con l’istituzione dell’Area integrata dello Stretto che gli enti sottoscrittori si impegnano a garantire il coordinamento dei servizi di mobilità di propria competenza, per assicurare la coincidenza degli orari, ma anche a riorganizzare e migliorare l’offerta di servizi ai cittadini, secondo criteri di prossimità e nel rispetto degli obiettivi di efficacia ed efficienza.
Domenico Battaglia, presidente della Conferenza permanente interregionale per il coordinamento delle politiche dell’area dello Stretto, ha ribadito «la centralità di un ente di governo dello Stretto che si faccia portavoce di una interlocuzione serrata con il ministero dei Trasporti».
L’intesa prevede inoltre che venga istituito un Comitato di indirizzo e coordinamento composto da sei membri. Ne faranno parte gli assessori regionali competenti per materia, i sindaci metropolitani, i componenti dell’ufficio di presidenza della Conferenza permanente interregionale.