Sovraffollamento carceri. I radicali promuovono un sit in a Gazzi

Sovraffollamento carceri. I radicali promuovono un sit in a Gazzi

Sovraffollamento carceri. I radicali promuovono un sit in a Gazzi

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mercoledì 20 Novembre 2013 - 09:20

Per raggiungere nei tempi dovuti il traguardo tassativamente prescritto dalla Corte europea che ha accertato in Italia la violazione dell’articolo 3 della Convenzione europea che pone il divieto di pene degradanti a causa della situazione di sovraffollamento carcerario. Domani, alle 10, un sit all'ingresso colloqui del carcere di Gazzi

“Che fine ha fatto l'indicazione contenuta nel messaggio del presidente della Repubblica di inizio ottobre? Che fine hanno fatto i "rimedi straordinari" di amnistia e indulto?” Sono le domande che pone il partito Radicale di Messina in merito alla situazione delle carceri italiane.

“In Italia – scrivono i rappresentanti del partito – la giustizia è insensatamente lenta e senza alcun rispetto dei diritti umani fondamentali, tanto per l'irragionevole durata dei processi (violazione art.6 della Convenzione Europea sui diritti dell'Uomo) quanto per i trattamenti inumani e degradanti (violazione art. 3 della stessa Convenzione) a cui sottopone i suoi cittadini detenuti. Dall'8 gennaio scorso la Corte Europea dei diritti dell'uomo ha accertato in Italia la violazione strutturale dell'art. 3 della Convenzione europea che, sotto la rubrica "proibizione della tortura", pone il divieto di pene e di trattamenti disumani o degradanti a causa della situazione di sovraffollamento carcerario in cui 7 dei ricorrenti si sono trovati (tre di loro erano difesi dagli avvocati radicali Giuseppe Rossodivita e Flavia Urcioli). La Corte ha affermato, in particolare, che "la violazione del diritto dei ricorrenti di beneficiare di condizioni detentive adeguate non è la conseguenza di episodi isolati, ma trae origine da un problema sistemico risultante da un malfunzionamento cronico proprio del sistema penitenziario italiano”.

Il leader storico del partito, Marco Pannella, si è rivolto ai presidenti delle Camere per “convocare i Presidenti dei gruppi parlamentari affinché la questione venga calendarizzata" e al Governo “perché agisca fattivamente e si prenda le sue responsabilità”.

Domani, alle 10, a Messina, un sit in davanti all’ingresso colloqui del carcere di Gazzi per rivendicare con forza che vengano trovate soluzioni contro il sovraffollamento carcerario.

Un commento

  1. puzza di bruciato 20 Novembre 2013 17:24

    Quanti sono gli stranieri ke hanno commesso reato e bisogna rispedirli al mittente. Così si liberano gli spazi e stanno tutti più comodi…

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