Il presidente Trovato chiede anzitutto l'eliminazione del termine del 30 giugno per l'esecuzione del 30 % dei lavori
Nei prossimi giorni il Parlamento sarà chiamati a esprimersi sulla conversione in legge del D.L. 27.01.2022,
esitato dal Consiglio dei Ministri il 21 gennaio 2022 e, in particolare, sull’articolo 28, che norma la cessione dei crediti d’imposta in materia edilizia ed energetica.
“Gli effetti di quanto varato dal Governo – dice il presidente dell’Ordine degli ingegneri di Messina, Santi Trovato – rischiano di inficiare il Superbonus compromettendo ineluttabilmente la sopravvivenza di uno strumento imprescindibile per il rilancio non solo degli operatori del settore, ma anche dell’intero Sistema Italia”.
Un provvedimento definito “frettoloso, approssimativo e iniquo”. “L’entità delle truffe perpetrate ai danni dello Stato lascia esterrefatti anche, ma non solo, per la loro abnormità, sulla quale si chiede un’immediata iniziativa al fine di accertarne la veridicità e la loro natura. Ma tali frodi, che – vale la pena sottolineare – in base ai dati forniti dall’Agenzia delle Entrate ineriscono soltanto marginalmente al Superbonus, risultano insopportabili anche perché finiscono inevitabilmente per gettare discredito sull’intera categoria dei professionisti”.
Il Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri di Messina, nei limiti previsti dalla legge – annuncia Trovato -, assumerà ogni provvedimento ed eserciterà ogni prerogativa nei confronti di eventuali iscritti qualora venissero accertate condotte meno che corrette e lecite.
“Ma tutto questo non può e non deve distogliere l’attenzione sull’importanza del Superbonus, soprattutto nei nostri territori, e sull’opportunità di salvaguardarlo innanzitutto dalla schizofrenia di un Governo che ha in più occasioni cambiato le regole del gioco nel corso della partita, generando confusione, disorientamento, danni e, soprattutto ritardi. E non possiamo trascurare gli effetti che genererà l’entrata in vigore del Decreto del Ministro della Transizione Ecologica che fissa i nuovi massimali unitari per le asseverazioni di congruità dei prezzi, che, per quanto condivisibile nel sacrosanto obiettivo di contrastare le frodi, determinerà inevitabilmente ulteriori ritardi nella progettazione e, quindi, nella esecuzione degli interventi. Il Superbonus è uno strumento che abbiamo, tutti, l’obbligo di salvaguardare e di
rilanciare”.
Trovato chiede ai parlamentari “di rendersi prontamente parte attiva ad intraprendere ogni iniziativa finalizzata ad una proroga per gli interventi sugli edifici unifamiliari, eliminando – quanto meno – il termine del 30 giugno 2022 per l’esecuzione del 30% degli interventi, che si rende di improbabile raggiungimento proprio per le iniziative assunte dal Governo. E’ di intuitiva evidenza che è necessario creare le condizioni per fare assistere il Superbonus da un’adeguata normativa antifrode e – aggiungo – antiriciclaggio: trascurare, però, i riverberi che tali novazioni in corso d’opera hanno determinato, comportando veri e propri blocchi temporali, è esercizio poco rispettoso nei confronti degli operatori del settore e dei cittadini interessati alla valorizzazione del loro patrimonio immobiliare. Il rinvio del predetto termine del 30 giugno 2022 costituirebbe la base di partenza per un percorso virtuoso e di vero rilancio del Superbonus, nell’auspicio che finalmente non si senta più l’esigenza di variarne in corsa il quadro normativo di riferimento”.