Dopo mesi di pausa, dettati anche dalle sfavorevoli condizioni del tempo, quello di oggi è il primo sbarco dall’inizio dell’anno.
Non c’era nessun raggio di sole, questa mattina, ad attenderli al Molo Marconi. Solo freddo, nuvole e pioggerella. Hanno fatto il loro ingresso in città quasi in sordina i 384 profughi che, con sguardo basso e viso provato, alle 13 in punto, sono scesi dalla Nave Dattilo della Guardia Costiera ed hanno messo piede sul Molo Marconi.
Sono stati accolti da quella macchina organizzativa messa in piedi dalla Prefettura di Messina che, sebben rimasta “inutilizzata” per i mesi invernali, non ha mai perso la sua efficienza.
Uomini, donne e bambini avevano iniziato la loro odissea sulle coste della Libia, qualche giorno fa, stipati su barconi più che fatiscenti e trasportati nel solito viaggio della speranza verso le coste siciliane.
Ma è stato in mare aperto, nel bel mezzo del Canale di Sicilia, che tutti i 384 migranti sono stati soccorsi, aiutati a salire sul pattugliatore e dirottati verso il porto di Messina. Dopo esser sbarcati, i profughi sono stati visitati dal personale dell’Asp, dell’USMAFF e della CRI che ha proceduto al primo screening sanitario. Le associazioni di volontariato hanno fornito supporto ed accoglienza, mentre le Forze dell’Ordine hanno mantenuto sicurezza e controllo. Dopo mesi di pausa, dettati anche dalle sfavorevoli condizioni del tempo, quello di oggi è il primo sbarco dall’inizio dell’anno. (Veronica Crocitti)
Giusti aiutare questa gente .
Chi aiuti i nostri poveri ?
Se ci fossero terroristi ?
Spesso il male viene a noi da persona innocente.Che Dio ci aiuti.
Giusti aiutare questa gente .
Chi aiuti i nostri poveri ?
Se ci fossero terroristi ?
Spesso il male viene a noi da persona innocente.Che Dio ci aiuti.
Non appena vedranno dove sono sbarcati, chiederanno di essere rimpatriati in Africa. Scherzi a parte, solidarietà assoluta.
Non appena vedranno dove sono sbarcati, chiederanno di essere rimpatriati in Africa. Scherzi a parte, solidarietà assoluta.