Sul posto, dove si trova attraccata la nave, si sono fiondate tutte le Forze dell'Ordine. Le indagini sono affidate alla Capitaneria di Porto di Messina. LA FOTOGALLERY DI GIOVANNI ISOLINO
Stavano effettuando dei lavori di manutenzione sulla nave passeggeri Sansovino della Siremar i cinque marittimi che, questo pomeriggio, sono rimasti intossicati all'interno di una cisterna, dopo aver inalato gas nocivi. L'allarme e la chiamata di intervento alle Sale Operative di Capitaneria di Porto e di Vigili del Fuoco sono scattati immediatamente, poco dopo le 15.00.
I cinque uomini erano scesi all'interno di una cassa, per dei lavori di pulitura nella cisterna, e lì avrebbero respirato gas mortali. A recuperarli sono state diverse squadre dei pompieri. Uno di loro ha esalato l'ultimo respiro dentro la nave. Tutti gli altri, invece, sono stati trasportati d'urgenza nei vari Pronto Soccorso degli ospedali cittadin. Tre in tutto i decessi. Si tratta di Gaetano D'Ambra, 27 anni e secondo ufficiale di coperta di Lipari (morto sulla nave), Christian Micalizzi, primo ufficiale di Messina, Santo Parisi, operaio di Terrasini. Un quarto operaio, Ferdinando Puccio, si trova ricoverato all'ospedale Piemonte in gravissime condizioni, così come confermato in tarda serata dal direttore generale Angelo Aliquò. Il quinto marittimo è invece ricoverato al Policlinico, in condizioni serie.
Sul posto, al Nolo Norimberga dove si trova attraccata la nave, si sono fiondate tutte le Forze dell'Ordine. Le indagini sono affidate alla Capitaneria di Porto di Messina, coordinata dal Comandante Nazzareno Laganà. Il Sostituto procuratore di turno, Federica Rende, ha già aperto un'inchiesta e messo la nave sotto sequestro. (Veronica Crocitti)
Ultimo aggiornamento ore 22.30