Passaggio chiave per la realizzazione della grande opera, anche se l'iter burocratico non è ancora concluso. Non ci sarà, come invece ipotizzato in un primo momento, il ministro Delrio
Il bando di gara è del 2010. Sono serviti sette anni per arrivare alla firma sul contratto per la realizzazione del nuovo porto di Tremestieri. L’appalto era stato aggiudicato in prima battuta alla Sigenco di Catania (nel frattempo fallita), poi, dopo la consueta trafila dei ricorsi, alla Coedmar di Chioggia. Ed è proprio l’impresa veneziana che domani apporrà la firma insieme al Comune, che è stazione appaltante.
In realtà anche con la firma del contratto l’iter burocratico non si è concluso. L’impresa potrebbe anticipare i tempi di lavoro iniziando a dragare la parte a sud del porto, scongiurando così nuovi insabbiamenti. A brevissimo termine, poi, presenterà il progetto esecutivo, che dovrà ricevere il via libera del Genio Civile e del Genio Civile Opere Marittime. Solo in quel momento potranno finalmente iniziare i lavori veri e propri.
All’incontro di domani, alle 10.30 nella Sala Falcone e Borsellino di Palazzo Zanca, parteciperanno, tra gli altri, il sindaco, Renato Accorinti; l’assessore ai Lavori Pubblici, Sergio De Cola; il segretario generale/direttore generale del Comune di Messina, Antonio Le Donne; il commissario straordinario dell’Autorità portuale di Messina, Antonino De Simone; ed i vertici della Coedmar, ditta aggiudicataria dei lavori. Non ci sarà, come invece ipotizzato in un primo momento, il ministro Delrio.
IL ministro Del Rio, che ha propinato ai messinesi la polpetta avvelenata dello scippo dell’autorità portuale, non viene a Messina e quindi non potrà recepire il coro di proteste dei politici e dei rappresentanti locali. E’ l’immagine della realtà messinese. Politici locali, rappresentanti sociali, sindacali ect…promettono e si impegnano…ma la politica regionale e nazionale gli ignora….tutto cade nel vuoto….la città metropolitana di Messina resta indifesa e scippata.
Ci vuole un azione forte. Basta con l’accettare a capo chino le decisioni prese dai governi regionali e nazionali….Se sono contro gli interessi dei messinesi i nostri eletti devono reagire con grande impeto e difendere i loro elettori. Messina è in coma.
dopo il porto lottiamo tutti insieme per l’ areoporto del Mela
E’ solo un atto burocratico… Per l’inizio dei lavori veri ne dovrà passare di acqua sotto i ponti. Spero che un anno basti per cominciare a lavorare seriamente a quest’opera “faraonica” per tempi di attesa (ed anche per la fine dei lavori, ci scommetto).
Siamo al sud, non c’è niente da fare.