A distanza di mesi dal suo insediamento l’assessore parla delle indagini in corso e degli attacchi della minoranza e dell’ex Sindaco
Proiettili via posta, microspie nei pc, revoche e abbandoni di assessori e allontanamenti di consiglieri: è questo il bilancio di un anno di amministrazione condotta da Giuseppe Cannistrà, che nelle ultime elezioni comunali ha avuto la meglio sull’avversario Antonio Cannistrà e la lista “Uniti per Monforte”.
A qualche mese dal suo insediamento incontriamo l’assessore Antonio Battaglia, che ha sostituito Nicolò Chillè ricevendo delega a lavori pubblici, acquedotto, efficientamento energetico, turismo e spettacolo, tutela beni artistici e storici; gli abbiamo rivolto alcune domande.
A distanza di qualche mese dalla scoperta delle microspie nella stanza del Sindaco, ci sono novità sulle indagini della magistratura?
Purtroppo ancora non sappiamo nulla, la magistratura sta facendo le opportune indagini. Spero e mi auguro che al più presto i cittadini monfortesi abbiano delle risposte e per questo confido tanto nelle forze dell’ordine. “Iniziodellafine” era la password d’accesso del programma-spia installato nel pc del sindaco e ritengo che “iniziodellafine” sarà la nuova password di accesso del nuovo esaltante ed entusiasmante sistema politico che abbiamo in mente da giugno 2013. Una politica partecipata, libera da pregiudizi. Una politica che metta al centro del proprio interesse Monforte. I cittadini monfortesi hanno definitivamente chiuso con certi metodi clientelari e poco chiari, con il sindaco Cannistrà è già iniziata una nuova era.
Nell’ultimo consiglio comunale, grazie anche al voto contrario dei 3 consiglieri fuoriusciti dalla maggioranza (Visalli, Nastasi e Casella) non è stato approvato il regolamento comunale IUC, cosa ne pensa? Ribadisco, prima di tutto viene Monforte e i propri cittadini. La mancata approvazione del regolamento comporta una ricaduta inevitabile in negativo sul popolo monfortese. Ogni consigliere ha tra l’altro, o dovrebbe avere, l’obbligo di tutelare i cittadini e le loro tasche, qui è avvenuto esattamente l’opposto: sono prevalse le logiche personalistiche rispetto al bene comune e questo ritengo sia un segnale di estrema gravità dato ai monfortesi.
Fin dal suo insediamento è stato sempre preso di mira dai consiglieri di opposizione, in particolare dall’ex sindaco Romanzo, quali sono i rapporti con loro?
Ottimi. Sono consiglieri comunali che rappresentano una parte della popolazione monfortese e per questo devono essere rispettati nel proprio ruolo di oppositori ad un sindaco e ad un esecutivo che hanno il compito arduo di scardinare un sistema troppo radicato dove a supporto, purtroppo, trova ancora forze interne ed esterne all’amministrazione che lo sostengono. Per quanto riguarda il consigliere Romanzo, fossi in lui mi preoccuperei più del fatto che deve restituire al Comune di Monforte l’importo considerevole di circa €. 37.000,00 per somme avute in eccesso per la sua indennità di carica nel periodo compreso tra il 2009 e il 2013.
In una precedente intervista fatta al momento del suo insediamento aveva detto che probabilmente avrebbe ricoperto il suo incarico “a tempo”. Qual è Il suo futuro da assessore?
Incerto. Come ho anticipatamente detto a me non interessa la poltrona, interessa il bene di questo paese. Dopo la fuoriuscita dei 3 consiglieri di maggioranza è evidente che il progetto politico di “Insieme si può” ha avuto una forte battuta di arresto. Vedremo se ci saranno i presupposti e le condizioni di creare una squadra forte, unanime e largamente condivisa e su questo si deciderà il mio futuro politico.