Dal controllo di questa mattina effettuato da MessinaServizi sono rimaste meno di una decina le zone ancora critiche. Il resto della città è stato ripulito e si va verso la normalità. Intanto il consigliere Gioveni scrive all'Asp per provare a ottenere l'abbattimento della Tari per le condizioni igieniche di questo mese di crisi
Il 30 novembre è alle porte. L’ultimatum dato dal sindaco De Luca per uscire dall’emergenza rifiuti che ha fatto trascorrere un novembre di passione ai messinesi sta per scadere. Al direttore generale Aldo Iacomelli e al Cda di MessinaServizirestano 48 ore di tempo, ma la situazione oggi sembra già praticamente risolta e dunque tra qualche ora si potranno tirare le somme.
Dal monitoraggio sul territorio effettuato questa mattina emerge chele criticità sono state quasi tutte eliminate. Restano 4 punti caldi nella zona centro-nord e 2 nella zona centro-sud. Tra oggi e domani si procederà a ultimare anche queste rimozioni, la fase di emergenza si può considerare ormai finita.
Se si guardano i report giornalieri effettuati in questi giorni caldi di crisi con il sistema di geolocalizzazione utilizzato per monitorare tutta la città, emerge che la situazione è migliorata giorno dopo giorno.
Il 12 novembre, giorno picco dell’emergenza, erano circa 400 in totale le postazioni di cassonetti che risultavano stracolme con cumuli di spazzatura anche su strada e marciapiede, il 14 novembre erano ben 178 le zone critiche nell’area centro nord e 181 nell’area centro-sud, poi il numero dei mezzi a disposizione per effettuare la raccolta è cresciuto, sono stati impiegati in ausilio i mezzi a noleggio e sono state effettuate alcune riparazioni sui mezzi dell’azienda. Il cronoprogramma sembra aver funzionato, si sta procedendo anche allo spazzamento e il servizio verrà ulteriormente potenziato nei prossimi giorni. Restano ancora da rimuovere le troppe suppellettili che i messinesi continuano a lasciare a ridosso dei cassonetti o per la strada. Ma anche su questo fronte l’intenzione è di ripulire tutto entro il termine fissato dal sindaco.
La sensazione però è che non finirà tutto così. Non basterà insomma la fine dell’emergenza per chiudere un capitolo che in queste settimane si è rivelato incandescente. Il sindaco De Luca domenica ha puntato il dito contro tutti, ha sferrato attacchi al direttore generale e ai lavoratori di MessinaServizi, ha ripetuto senza sosta che i responsabili di questa emergenza dovranno pagare (VEDI QUI). Ha detto che bisognerà eliminare la causa dei problemi che ci sono stati, poi ha anche annunciato di essere pronto a rivestire addirittura il ruolo di direttore generale di MessinaServizi, di fatto sconfessando ulteriormente l’operato dell’attuale direttore. Iacomelli domani spiegherà quanto ha fatto in conferenza stampa. Snocciolerà i dati e i dettagli di questo mese di emergenza, probabilmente risponderà anche ai tanti attacchi di questo mese.
Venerdì si scoprirà quali saranno invece le intenzioni di De Luca.
Intanto il consigliere comunale Libero Gioveniha deciso di chiedere all’Aspdi valutare concretamente la possibilità di riconoscere e certificare il“danno all’ambiente e alle persone”causato dalla recente e reiterata presenza di quintali di rifiuti e numerose discariche. Una certificazione utile ad autorizzare "il pagamento del tributo da parte dei soggetti coinvolti nella misura massima del 20%", così come prevede l’articolo 35 del Regolamento Iuc. In pratica se l’Asp riconoscesse questo status ai cittadini verrebbe garantito un abbattimento della tassa sui rifiuti. Una battaglia che Gioveni aveva tentato anche durante l’ultima emergenza rifiuti vissuta dalla città, ma senza riuscire ad ottenere risposte.
Francesca Stornante