La deputata ha compiuto 25 anni poco più di un mese prima delle elezioni del 4 marzo. Venerdì anche per lei è iniziata la XVIII Legislatura, tra aneddoti, sensazioni e obiettivi da raggiungere per Messina e la Sicilia.
Ha compiuto 25 anni lo scorso 26 gennaio, è messinese ed è la deputata più giovane d’Italia. E’ Angela Raffa, eletta con il Movimento 5Stelle, la più “piccola della classe” a Montecitorio. E’ la deputata più giovane della XVIII Legislatura iniziata ufficialmente lo scorso venerdì con la lunga giornata del voto per nominare i presidenti di Camera e Senato.
«Entrare per la prima volta in quell’aula è stato emozionante. Sai di avere una responsabilità importante, sai che sei lì perché i cittadini ti hanno scelto e sai di poter davvero fare qualcosa per cambiare in meglio la vita delle persone» racconta Angela, tornata a casa domenica sera e ripartita per Roma dopo 24 ore per ricominciare subito a lavorare insieme al numeroso gruppo che i 5Stelle hanno piazzato alla Camera dopo un risultato elettorale che li ha consacrati come primo partito d’Italia. «Voglio continuare sempre a tornare a Messina perché non voglio perdere il contatto con il mio territorio, con la mia gente». Angela vuole tornare qui ogni volta che potrà farlo, anche solo per un giorno, perché qui ci sono le radici che la tengono attaccata anche alla realtà e alla vita di tutti i giorni: «La sensazione più strana che ho provato in questi primi giorni da deputata è stato il trattamento che viene riservato agli “onorevoli” dentro e fuori i palazzi romani. E’ un microcosmo che rischia di alienarti, che ti risucchia, che ti può far perdere la testa. Ho provato una sensazione di ingiustizia perché non abbiamo niente di più dei cittadini che stanno fuori. Abbiamo un ruolo importante da onorare, questo sì. Ma quando mi hanno chiamato onorevole ho faticato a capire che parlavano con me» racconta sorridendo.
Poi gli aneddoti di una giornata che ha segnato l’inizio della sua nuova vita da deputata: «Ero in fila alla cassa del bar, mi sono voltata pensando che ci fosse uno dei ragazzi del Movimento e invece mi sono trovata dietro Pierluigi Bersani. L’ho salutato, gli ho sorriso, ho pensato che lì dentro siamo colleghi. Poco dopo la stessa cosa è accaduta con la Meloni. E così via con tutti quegli esponenti che fino a pochi giorni fa conoscevo solo dalle cronache politiche».
E Luigi Di Maio? «Luigi durante la votazione era seduto due banchi sopra di me. Ad un certo punto mi stavo avvicinando perché volevo fargli i complimenti ma lui mi ha subito abbracciato con grande affetto».
Angela Raffa, laurea triennale in Economia aziendale e fino a poco tempo fa impegnata in una piccola società di noleggio mezzi che aveva creato per affiancare il lavoro del padre, ultima di tre fratelli, si emoziona a raccontare la gioia della sua famiglia quando si è resa conto di essere stata eletta: «Sono stati tutti contenti perché sono riuscita a intraprendere e questa strada e non devo dire grazie a nessuno. Negli altri partiti la politica non è per tutti, nel Movimento 5Stelle invece si premiano il progetto, la squadra, le persone che si impegnano. A prescindere da quale cognome hai». La sua attività con il M5S è iniziata nel 2011, in questi anni è stata impegnata con il meetup "Amici di Beppe Grillo città di Messina" , era stata candidata anche alle ultime regionali e poi la svolta con le politiche. «Avevo iniziato per fare nuove esperienze di vita, per conoscere gente e mettermi in gioco in un progetto in cui credevo perché di certo al Movimento non interessa riempire teatri e convention. L’impatto del risultato però è stato comunque inaspettato. Adesso ovviamente ho tante preoccupazioni però so che accanto a me ho una squadra, so che non sono sola ed è questa una delle cose più belle del Movimento».
Prima di partire per Roma, Angela è stata in giro tra le strade del suo paese, tra Salice e Castanea per ascoltare i suoi “vicini di casa”, la gente del suo posto: «Mi hanno fatto gli auguri, mi hanno raccomandato di non dimenticare la mia terra e di lavorare per tutti loro. E’ questo quello che spero di poter iniziare a fare al più presto. Nei prossimi giorni ci sarà la composizione delle commissioni, noi del Movimento abbiamo espresso le preferenze per le commissioni di cui vorremmo far parte, non vi dico quale ho sbarrato per scaramanzia ma posso dire che si tratta di ambiti che hanno vera ricaduta sulla Sicilia e su Messina».
Intanto da oggi si ricomincia a lavorare con una riunione sullo Statuto, poi giovedì la seduta per comporre l’Ufficio di presidenza della Camera e nel frattempo si resta in attesa di sapere come saranno composte le commissioni parlamentari. Ovviamente resta il nodo caldissimo del nuovo governo, ma anche la più giovane dei grillini sorride sentendo parlare del “Grillusconi”: «Sono assolutamente contro un Nazareno bis. L’alleanza con Berlusconi è impensabile. Il Pd intanto sembra voler restare in attesa di vedere che succede, come a non volersi sporcare le mani e lasciare le incombenze agli altri. Staremo a vedere, è tutto nelle mani di Mattarella».
Guardando a Messina, che si prepara alla battaglia per le amministrative, la neo deputata lancia un appello ai suoi concittadini: «Spero che i messinesi votino il programma, io credo davvero che ci sia una speranza per questa città. Gaetano Sciacca è persona di grande esperienza, ha fatto tante battaglie sul territorio e nutro molta stima per lui. Poi ci sarà una squadra fatta di tanti giovani, perché serve il coraggio dei giovani per cambiare le cose, ma ci sono anche persone che con i loro anni in più possono aggiungere quell’esperienza e quel quid per dare a Messina ciò di cui ha bisogno».
Francesca Stornante
Peccato che non potrà far nulla ne per i cittadini italiani e ne per i suoi concittadini messinesi, dato che il suo “movimento” è tutto ad un tratto diventato filoeuropeista e pro €. Le firme raccolte nei banchetti per il fantomatico referendum sull’uscita dall’€ sparite nel nulla, mesi di sforzi all’addiaccio per avere un nulla di fatto. Il M5S ha messo in programma l’uscita dal MES? No. Ha messo in programma l’uscita dalla U.E. (poichè è l’unico modo per uscire davvero dall’€)? No. Il M5S ha messo in programma l’uscita dal Trattato di Velsen? No! Ha messo in programma la cancellazione della riforma (anti)costituzionale del Fiscal Compact e del pareggio di bilancio in Costituzione? No! Quindi parla solo di aria fritta, come tutto il M5s.
Come passare in 24 ore a 17000 € al mese. I miracoli esistono.