Vaglio preliminare a Milano per la terza tranche di accertamenti sui crediti deteriorati. Costituita anche un'azionista messinese
MILANO – Si è aperta stamane l’udienza preliminare a Milano sulla ennesima tranche di inchiesta su Montepaschi di Siena. Il giudice per l’udienza preliminare Fiammetta Modica dovrà esaminare le ipotesi di reato della Procura che riguardano i manager Alessandro Profumo, Fabrizio Viola, Massimo Tononi e Arturo Betunio. Oltre 4 mila le parti civili che vogliono entrare nel processo, tra loro anche molti siciliani e una investitrice messinese in particolare.
L’ipotesi d’accusa, che ora sarà il GUP a verificare, è quella di aver provveduto a una rettifica dei crediti deteriorati per complessivi 7,82 miliardi. Anche se, si legge, 4,46 miliardi sarebbero da attribuire alla precedente gestione. I bilanci d’esercizio sotto la lente riguardano gli anni 2014-2015. Il rischio prescrizione è dietro l’angolo.
All’udienza di stamane si sono costituite circa 4 mila parti civili, che hanno chiesto quasi tutti la citazione del responsabile civile, ovvero la Moontepaschi, la Consob, Deutsche Bank e altre banche. Il giudice ha già calendarizzato le prossime udienze, tra fine giugno e metà settembre, per consentire alla difesa degli imputati di valutare tutte le richieste di costituzione parte civile, si tratta in tutti i casi di azionisti, costituiti anche tramite movimenti dei consumatori. Tra loro anche la messinese Caterina Zodda, assistita dall’avvocato Pietro Ruggeri.
Gli imputati sono difesi dagli avvocati Francesco Mucciarelli, Andriano Raffaelli, Guido Carlo Alleva e Francesca Ghetti.