"Morte bianca" a Placanica (RC): una trave uccide un 42enne poche ore dopo il suo compleanno
Un operaio di 42 anni, L.G., di Reggio Calabria, dipendente di un’impresa impegnata a Placanica – piccolo centro dell’Alto Jonio reggino – in lavori di ristrutturazione esterna del castello, è morto oggi in un incidente sul lavoro.
L’uomo, secondo quanto si è appreso, è stato colpito da una trave che si è staccata all’improvviso.
Sul posto sono subito intervenuti i soccorsi, ma l’uomo era già morto.
I carabinieri della Stazione di Placanica hanno avviato le indagini per stabilire le cause dell’incidente ed hanno posto sotto sequestro il cantiere.
Esprime il proprio cordoglio il sindaco metropolitano reggino Giuseppe Falcomatà: «Si tratta purtroppo dell’ennesimo, tragico, episodio che si consuma su un luogo di lavoro, evidenziando ancora una volta quanto il problema della sicurezza nei contesti lavorativi sia ormai diventata una vera e propria emergenza sociale da porre al centro dell’agenda politica».
Grande costernazione negli ambienti sindacali. «Siamo del tutto costernati innanzi a tale notizia – affermano, ad esempio, i segretari di Fillea-Cgil Calabria Simone Celebre e Fillea-Cgil Reggio/Locri Endrio Minervino – che purtroppo tristemente accentua il trend in pericolosa ascesa delle altrimenti dette “morti sul lavoro”, che abbiamo dovuto registrare per 12 persone lo scorso anno, mentre per l’anno in corso, 2021, i dati ci riportano già un livello quasi quadruplicato con 41 decessi; è una morte tragica, improvvisa e, come detto, del tutto inaccettabile se si considera tra l’altro il fatto che tutto ciò è avvenuto lavorando in appalto per un ente pubblico».