Morte Doddis, indagato il medico del 118. Domani l'autopsia

Morte Doddis, indagato il medico del 118. Domani l’autopsia

Alessandra Serio

Morte Doddis, indagato il medico del 118. Domani l’autopsia

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martedì 09 Aprile 2019 - 15:16

La Procura ha avvisato il medico che lo ha visitato qualche ora prima del malore che lo ha stroncato.

Sarà effettuata domani l’autopsia sul corpo di Carmelo Doddis, il cinquantacinquenne morto venerdì scorso mente era in fila all’anagrafe di Palazzo Zanca.

Il sostituto procuratore Rossana Casabona, titolare del caso, attende il medico legale domani pomeriggio a Palazzo Piacentini, per conferirgli l’incarico.

In vista dell’esame, fondamentale per stabilire l’esatta causa della morte di Doddis, il magistrato ha avvisato il medico del 118 che qualche ora prima ha vistato il cinquantacinquenne.

Un atto dovuto, l’iscrizione del sanitario quel giorno a bordo dell’ambulanza, per permettergli di partecipare agli esami tecnici irripetibili, come appunto l’autopsia, con l’ausilio del difensore.

Il medico di 56 anni si è affidato all’avvocato Carmelo Vinci, ed ha nominato il dottor Alessio Asmundo proprio consulente per prendere parte alla perizia, insieme al consulente di parte della famiglia Doddis, assistita dall’avvocato Nino Cacia.

L’ipotesi di reato è omicidio colposo. L’inchiesta, aperta dopo l’esposto del figlio di Doddis, mira a capire se il malessere dell’uomo è stato sottovalutato dal personale medico che lo ha visitato un’ora prima che stramazzasse al suolo, davanti al Comune.

Doddis aveva chiamato il 118 quella mattina e un’ambulanza proveniente dal Mandalari si è recata a Tremonti, sotto casa. Qui il medico lo ha visitato, sottoponendolo ad esami specifici, e pur risultando negativi gli esami gli ha comunque consigliato di rivolgersi ad una struttura sanitaria. Ma Doddis ha rifiutato il ricovero.

A questo punto sarà fondamentale, nell’accertamento di eventuali responsabilità per la sua morte, stabilire innanzitutto se i due attacchi accusati nella mattinata erano i sintomi dello stesso malore che lo ha poi stroncato, poi capire se i medici potevano diagnosticarlo o intervenire diversamente.

2 commenti

  1. Caro direttore,
    Oggi va di moda, farsi risarcire in seguito al decesso di un congiunto ! Colpa di una pubblicità ingannevole, fatta da una serie di studi legali, al fine di poter guadagnare denaro! Oggi è divenuto difficile lavorare nel campo medico, specialmente in quelle discipline di prima linea, che con dedizione e fatica, si dedicano a mantenere la buona salute dei cittadini, come i pronto soccorso, ma in special modo, i medici del servizio 118! Il collega in questione ha posto in atto tutto ciò che gli era di competenza, con scrupolosità e competenza! Oltretutto alla fine del proprio intervento, ha stimolato il paziente, a recarsi in ospedale, per ulteriori accertamenti più specifici. Al suo diniego si è fatto pure firmare il foglio medico di bordo. Questa è la storia vera! Ma mi chiedo, continuando con queste azioni, tendenti ad avere un profitto, che costringe i Medici, ad attuare una medicina difensiva, allontanandoli dalla propria competenza, dove andrà a finire il servizio 118? Ad uno scarica barile! Atto a distruggere un sistema che ha salvato vite umane da un ventennio! Già per questo motivo, il servizio 118 è diventato un “Servizio di guardia medica Ambulante” , sottraendo mezzi e risorse Mediche alle Emergenze vere.Invitiamo i cittadini a riflettere, usando questo servizio nei termini giusti, mi piace ricordare pure “Una vita umana è una storia raccontata da Dio. (Hans Christian Andersen) “

    Cordiali saluti
    SNAMI MESSINA 118

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  2. Omicidio colposo. Un medico che fa il proprio lavoro in Italia può essere accusato di omicidio colposo e già qui ci sarebbe da aprire un dibattito. Nello specifico, cosa avrebbe dovuto fare il medico del 118, tenuto conto del fatto che il ricovero coatto non può essere preso in considerazione? Arriverà il giorno in cui nessuno vorrà piu fare questo lavoro in questo Paese e tutti si dovranno far curare da Google.

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