Vaglio preliminare del caso di Salvatore Marchetta. L'avv. Cacia: "La Mt Costruzioni non c'entra"
MESSINA – La morte di Salvatore Marchetta è stata causata dall’organizzazione del cantiere, dal mancato rispetto delle norme di sicurezza. La Procura di Messina conferma la sua tesi sul caso dell’operaio morto mentre collocava le zanzariere in una palazzina in ristrutturazione, nel villaggio Pace.
Il sostituto procuratore Annalisa Siliotti ha formalizzato le ipotesi di accusa di omicidio colposo e violazione delle normative sul lavoro per Maurizio Traina, titolare dell’impresa costruttrice, e il responsabile della sicurezza Antonio Mencaroni, chiedendo il loro rinvio a giudizio.
Il vaglio preliminare è stato fissato per il prossimo 24 maggio e ad occuparsene sarà il Giudice Fabio Pagana, che ascolterà sia l’Accusa che i difensori, gli avvocati Nino Cacia e Giovanbattista Freni.
“La Mt Costruzioni dimostrerà l’assoluta liceità delle condotte. Nessun addebito può essere mosso al legale rappresentante dell’impresa: i lavori di cantiere erano conclusi e lo sfortunato dipendente era in forza ad altra ditta”, dichiara l’avvocato Cacia, difensore di Traina, al quale viene contestato di aver smontato le protezioni anti caduta dall’alto prima della comunicazione di fine lavori.