Il 9 ottobre 2019 il ventottenne Luciano Galletta si schiantò mortalmente contro una camionetta della municipalizzata, ferma sulla carreggiata senza le necessarie segnalazioni
Si aprirà il prossimo 28 novembre il processo per il responsabile del cantiere di Messina Servizi Bene Comune protagonista dell’incidente costato la vita a Luciano Galletta, il 28enne schiantatosi con lo scooter contro la parte posteriore di un mezzo della municipalizzata, mentre gli operai lavoravano alla scerbatura di un’aiuola di via Catania. Ha deciso così il giudice per l’udienza preliminare Tiziana Leanza, che ha accolto la richiesta della Procura di processare l’operaio messinese di 59 anni per omicidio stradale.
Per gli altri operai a lavoro quella sera nella piazzola sparti traffico tenuta a verde il giudice non si è ancora pronunciata: la Procura ha chiesto che la loro posizione venisse archiviata, perché non avrebbero responsabilità, ma la famiglia si è opposta chiedendo un approfondimento degli accertamenti e l’imputazione anche per loro.
L’accusa si basa sul fatto che il camioncino non era ben segnalato, non era stata collocata la segnaletica prescritta, e quindi non era visibili come necessario al giovane che quella sera tornava a casa, a Contesse, dopo un turno di lavoro.
Impegnati nelle difese gli avvocati Andrea Borzì e Rosy Spitale, che ha assistito la famiglia. A portare avanti la battaglia per fare luce sulle responsabilità nella morte di Luciano è stata in particolare la mamma Pina Irrera, che QUI RACCONTA LA STORIA DI SUO FIGLIO.