Morte Michele Lanfranchi, Giostra si prepara a dirgli addio. Le ultime novità dall'inchiesta

Morte Michele Lanfranchi, Giostra si prepara a dirgli addio. Le ultime novità dall’inchiesta

Alessandra Serio

Morte Michele Lanfranchi, Giostra si prepara a dirgli addio. Le ultime novità dall’inchiesta

giovedì 06 Giugno 2024 - 11:50

Un solo colpo sparato da vicino ha stroncato Michele Lanfranchi. I funerali nel rione dove abitava. Il punto sulle indagini per omicidio

Messina – Si procede con i piedi di piombo nell’inchiesta sulla morte di Michele Lanfranchi, il giovane ucciso da un colpo di pistola la notte di domenica 2 giugno scorso, a Giostra. Dall’autopsia effettuata ieri arrivano infatti le prime indicazioni che sembrano confermare la pista della morte accidentale. Indicazioni che però non bastano a chiarire tutti i contorni di quello che è accaduto quella notte in via Michelangelo Rizzo, dove il ragazzo è stato trovato riverso sul marciapiede, in una pozza di sangue, con una pistola calibro 7.65 stretta nel pugno. Gli inquirenti aspettano quindi i riscontri dagli altri esami scientifici e dalla perizia balistica e valuteranno proprio nelle prossime ore se effettuare nuovi accertamenti, attraverso ulteriori perquisizioni e acquisizioni di elementi come telefoni cellulari, altri apparecchi mobili, o se c’è da “torchiare” qualche altro testimone.

Morire a 19 anni per errore, con una pistola in mano

Intanto nella tarda serata di ieri sera il medico legale ha chiuso l’autopsia sul corpo del diciannovenne, che sarà restituito alla famiglia per i funerali. Michele viveva a Giostra con la mamma, che aspetta un altro figlio, e il compagno di lei. Qualche piccolo guaio con la giustizia alle spalle, Michele stava valutando di trasferirsi al nord, dove aveva trovato un lavoro in regola come operaio. I tanti amici del quartiere gli si stringeranno intorno per l’ultimo saluto. Domenica sera, raccontano le testimonianze, era in compagnia di parecchia gente, prima che accadesse “tutto”. Proprio quegli ultimi momenti sono la chiave per chiarire i punti ancora poco chiari della ricostruzione offerta dai testimoni, e il punto centrale è quella pistola che Michele aveva in mano. Come se l’era procurata, per fare cosa, e chi la stringeva in pugno effettivamente quando è partito il colpo?

L’autopsia e le tracce nei messaggi dei ragazzi

L’esame medico legale conferma che su Michele c’è un solo colpo d’arma da fuoco, quello che gli è stato fatale, e la traiettoria sembra compatibile con uno sparo dal basso verso l’alto, sparato da molto vicino, che lo ha raggiunto lateralmente. Dai dettagli che trapelano non sembrano esserci sul corpo segni di altre violenze. Il dossier del perito sarà sul tavolo della sostituta procuratrice Liliana Todaro tra qualche settimana, completa degli altri esami chiesti dalla Procura per valutare tutti i possibili scenari, compreso un esame tossicologico e una Tac approfondita. Al vaglio anche i tanti messaggi sui telefoni cellulari che quella tragica sera intorno alle 23 hanno “animato” Giostra, prima e dopo il rimbombo dello sparo.

Un indagato per omicidio

L’indagine al momento vede un solo indagato avvisato per omicidio, il quarantenne Giovanni Laganà, proprietario dell’appartamento dove sarebbe avvenuta la tragedia. L’uomo è difeso dall’avvocato Salvatore Silvestro, mentre la famiglia di Michele si è affidata all’avvocato Giuseppe Bonavita.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007