Un minuto di silenzio in tutti i cantieri italiani della Toto Costruzioni. La famiglia si aspetta chiarezza sulla dinamica dell'incidente
“Sia intitolato viadotto Ada” quello che è noto come viadotto Ritiro, quello all’ombra del quale ha perso la vita Salvatore Ada, l‘operaio di 55 anni rimasto schiacciato da una barriera protettiva, mentre lavorava ad uno dei cantieri alla base dei piloni della struttura.
E’ la proposta che arriva dai commenti dei lettori, che Tempostretto rilancia. Un bel segnale per testimoniare il valore dei lavoratori delle grandi infrastrutture, un omaggio dovuto alla memoria di Salvatore e alla sua famiglia.
Per oggi la Toto Costruzioni ha proclamato un giorno di lutto aziendale e sul cantiere, dove oggi i compagni di Salvatore hanno scioperato, e in tutti i cantieri della stessa azienda, sparsi su tutto il territorio nazionale, sarà osservato un minuto di silenzio.
Intanto oggi dovrebbe muovere i primi passi concreti anche l’inchiesta della magistratura che mira a ricostruire la dinamica della tragedia e verificare eventuali responsabilità. Slittano i funerali, perché il sostituto procuratore Francesco Lo Gerfo ha deciso di approfondire anche gli accertamenti medici con un’autopsia e la salma è ancora sotto sequestro.
La moglie dell’operaio, Francesca Maiorana, si è affidata agli avvocati Filippo Mangiapane e Vincenzina Colaci, che esprimono la massima fiducia nel lavoro degli inquirenti e hanno chiesto alla dottoressa Elvira Ventura Spagnolo di seguire le operazioni peritali per conto loro.
D’accordissimo!
Mi sembra piu’ che giusto rendere onore a questo sfortunato lavoratore; purtroppo di morti sul lavoro ce ne sono ancora parecchi ma i controlli sono sempre pochi!