La Procura di Messina ordina un'accurata perizia per verificare se i mezzi e il cantiere del viadotto Ritiro in cui è morto Salvatore Ada erano adeguati, sicuri e a norma.
Il sostituto procuratore Francesco Lo Gerfo vuole vederci chiaro sulle eventuali responsabilità per la morte di Salvatore Ada, l’operaio vittima dell‘incidente sul lavoro al cantiere di servizio ai lavori del viadotto Ritiro. Il magistrato ha deciso di nominare un consulente, o più di uno, che si occuperà di verificare una lunga serie di cose: deve tornare sull’area ed esaminarla, effettuando dei rilievi fotografici deve passare a fondo in rassegna il mezzo “intorno” cui stava lavorando il cinquantatreenne per capire se erano adeguati e in sicurezza.
Il profilo della sicurezza, chiede infine il magistrato incaricato del caso, deve essere esaminato a tutti i livelli: erano rispettati tutti i parametri, sia a livello di strumentazione affidata all’operaio, sia a livello di macchine che più in generale sul cantiere? Il consulente lo farà esaminando la documentazione relativa ai mezzi stessi e quella legata ai piani antinfortunistica e i piani di sicurezza datoriali, valutando gli eventuali profili di responsabilità effettivi che emergono passo per passo. Non è escluso, quindi, che il quadro degli indagati cambi, una volta terminata la perizia.
Il lavoro del consulente è un “accertamento tecnico irripetibile”, per questo il PM ha avvisato anche i quattro indagati attuali e la famiglia dell’operaio, che si è affidata agli avvocati Filippo Mangiapane e Vincenza Colaci, e che parteciperà alle operazioni con propri consulenti.
Oggi sono indagati per omicidio colposo Paolo Toto, rappresentante della Toto Costruzioni che ha in affidamento i lavori, la stessa società, l’ingegnere Dan Alpern e il geometra Natale Bommara, rispettivamente direttore e responsabile del cantiere, difesi dagli avvocati Carlo Morace e Vittorio Manes.
Salvatore quel tragico 12 ottobre 2021 stava chiudendo un carico di new jersey al cantiere di servizio di via Palermo alta, effettuava un turno straordinario come tanti ne faceva in quel periodo, per guadagnare qualcosa in più dopo diversi mesi di fermo lavorativo. Erano arrivati all’ultima barriera da caricare sull’autoarticolato, quando qualcosa ha ceduto e il new jersey è caduto, rovinandogli addosso e schiacciandolo. Cosa ha ceduto? Come? Ecco i punti ancora dubbi, fondamentalmente, che il perito dovrà svelare, e che andranno ad aggiungersi agli altri punti fermi arrivati dagli accertamenti svolti dalla Squadra Mobile, in particolare dagli uomini del dirigente Marco Alletto.
Ancora una volta dobbiamo apprendere le notizie da internet.. tutto molto assurdo..
Come fa un giornalista ad essere a conoscenza di un avviso di accertamenti tecnici non ripetibili..prima dei familiari della vittima….non aggiungo altro.