Il sostituto procuratore Federica Rende ha indagato un'infermiera del Papardo che sarebbe responsabile dello scambio di sacche di sangue che a settembre provocò la morte di un pensionato. Durante una trasfusione gli fu iniettato saangue di un gruppo non compatibile con il suo. Nei prossimi giorni sarà depositato il risultato dell'autopsia e potrebbero scattare nuovi provvedimenti.
Un’infermiera del reparto di Ortopedia del Papardo è indagata nell’inchiesta sulla morte di un 69enne a causa di uno scambio delle sacche di sangue durante una trasfusione. La donna, secondo quanto emerso dalle indagini della Procura, sarebbe la responsabile del clamoroso errore a seguito del quale l’anziano è deceduto. Ora per lei viene ipotizzato il reato di omicidio colposo. L’infermiera è la prima a finire sul registro degli indagati per questa vicenda ma nei prossimi giorni i periti consegneranno al sostituto procuratore Federica Rende i risultati dell’autopsia. Non è escluso che il magistrato possa individuare ulteriori responsabilità soprattutto da parte di chi avrebbe dovuto esercitare il controllo. L’anziano era stato ricoverato al Papardo in vista di un intervento chirurgico ma durante il ricovero si rese necessaria una trasfusione. Nel prelevare le sacche contenenti il plasma l’infermiera commise l’errore fatale. Al pensionato fu eseguita una trasfusione con sangue incompatibile col suo e l’uomo morì nonostante il tentativo dei medici di salvarlo. I familiari presentarono una denuncia in Procura chiedendo che venissero portate a galla eventuali responsabilità dei sanitari. L’azienda “Papardo – Piemonte” fece scattare un’indagine interna a carico del medico di turno nel reparto di Ortopedia e di due infermiere che furono sospesi dal lavoro.