MESSINA – Si continua a indagare per chiarire i dettagli della morte di Rashid, il senzatetto di circa 40 anni trovato senza vita in una pozza di sangue, stamane, nella baracca di via Alessio Valore dove trovava rifugio. Oggi il medico legale Elvira Ventura Spagnolo esaminerà il corpo dell’uomo, alla ricerca di tracce che spieghino cosa gli è accaduto. Dall’autopsia gli investigatori si aspettano maggiori indicazioni, perché ci sono ancora molti punti oscuri nella vicenda e l’interrogativo principale è ancora aperto: è stato ucciso o ha accusato un malore? O, ancora, è stato un incidente?
Insieme all’esame medico legale, la Procura di Messina ha affidato alla Scientifica l’esame dei reperti rinvenuti nella “casetta” che l’uomo si era ricavato a ridosso degli ex magazzini abbandonati dell’area della stazione.
Addosso l’uomo, da un primissimo esame, non presentava segni di violenza, ma non è detto che qualcuno degli oggetti, scarsi a verità, trovati all’interno della baracchetta possa essere usato per colpirlo. L’altra ipotesi è che possa aver accusato un malore, cadendo a terra, poi il suo corpo sia stato sfregiato da animali dell’area, e la loro aggressione spiegherebbe tutto il sangue trovato intorno a lui.
La Squadra Mobile, ai comandi del dirigente Gianfranco Minissale, è a lavoro anche con gli altri accertamenti, e già ieri sono stati ascoltati alcuni testimoni. L’uomo è stato visto, l’ultima volta, la mattina di domenica. La ricostruzione delle sue ultime ore di vita non sembra offrire spunti che fanno pensare ad un delitto.