Morti sospette al Papardo, nuovo sopralluogo della scientifica. E spunta un'altra denuncia

Morti sospette al Papardo, nuovo sopralluogo della scientifica. E spunta un’altra denuncia

Alessandra Serio

Morti sospette al Papardo, nuovo sopralluogo della scientifica. E spunta un’altra denuncia

martedì 07 Gennaio 2025 - 13:45

I consulenti tornano alle sale operatorie alla ricerca della fonte della contaminazione. Intanto si apre il caso del medico in pensione morto nel 2023

Messina – Restano sotto sequestro le due sale operatorie di cardiochirurgia dell’ospedale Papardo dove i carabinieri hanno messo i sigilli a fine novembre per il sospetto di contaminazioni batteriche. E al momento non sembrano all’orizzonte svolte nell’inchiesta che fanno pensare a un ritorno all’operatività dei due locali in tempi brevi. Anche perché, complice l’allungamento della lista degli indagati, saliti a 11, e i conseguenti atti procedurali, che coinvolgono i rispettivi difensori e i consulenti di parte, gli adempimenti si moltiplicano e i tempi delle analisi scientifiche ne risentono.

Alla ricerca degli agenti patogeni e i batteri pericolosi

E’ stato così effettuato stamane l’ulteriore sopralluogo della dottoressa Aita della ChemLab di Catania nei locali interdetti dalla Procura, inizialmente fissato per due settimane fa e slittato dopo una eccezione dei difensori. La consulente ha prelevato dei campioni sulle superfici, in particolare sulle grate, che analizzerà per verificare la presenza di agenti patogeni. I risultati andranno poi al vaglio degli altri consulenti per verificare se ci sono collegamenti con le morti accertate.

Intanto spunta un’altra denuncia su un decesso avvenuto dopo la sostituzione di una valvola mitralica al Papardo. L’hanno presentata i parenti di Salvatore Nastasi, dirigente medico in pensione del reparto Patologia clinica dello stesso ospedale, scomparso a dicembre 2023. Era stato operato al cuore nel maggio precedente, si era ammalato di covid 19 e ora i familiari, assistiti dall’avvocato Massimiliano Fabio, voglio sapere se ci sono correlazioni tra l’intervento chirurgico e il decesso, come loro sospettano.

Al momento l’inchiesta della Procura sfociata nel sequestro delle sale operatorie conta ufficialmente cinque casi sospetti, ed è su questi che si concentra l’attenzione dei sostituti Anna Maria Arena e Alice Parialò, titolari del fascicolo sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Vito Di Giorgio.

Il caso del medico del Papardo morto dopo l’operazione al cuore

Il dottore Nastasi era stato operato a maggio 2023 per la sostituzione di una valvola mitralica. Sembrava essere andato tutto bene ma settimane dopo si sono presentate complicanze, cominciate con l’infezione della ferita chirurgica. Nuovamente ricoverato al Papardo per sospetta endocardite su protesi mitralica biologica, ovvero grave complicanza da infezione batterica, dopo altri due ricoveri nel reparto di medicina, a seguito di accesso tramite pronto soccorso, con parametri vitali instabili e condizioni generali critiche, si contagia durante l’ultimo ricovero di covid 19 e il 25 dicembre 2023 muore.

I familiari si sono rivolti dunque all’autorità giudiziaria per accertare eventuali responsabilità sulle complicanze, sull’effettiva adozione dei protocolli sanitari previsti per scongiurare l’insorgenza di potenziali infezioni e sulla tempestività di diagnosi e controllo dello stato infettivo e di tutti gli agenti batterici presenti e sulla mancata individuazione degli stessi.

Il sopralluogo di oggi

Sul versante delle indagini sui 5 casi sospetti, invece, si attendono ora i risultati dei rilievi già effettuati dai consulenti tecnici scientifici per valutare l’eventuale dissequestro delle due sale operatorie. Adesso le analisi entrano nel vivo e mirano a stabilire anche la fonte della contaminazione.

Intanto in Procura, assistiti dai legali, stanno sfilando gli indagati per chiarire alcuni aspetti che gli investigatori ritengono rilevanti, in particolare quelli legati alla documentazione amministrativa e sanitaria dei protocolli anti infettivi e le cartelle cliniche sui cinque decessi al vaglio. Il sopralluogo effettuato oggi era stato fissato a dicembre scorso ma era slittato dopo la richiesta dell’avvocato Bonaventura Candido di citare come responsabile civile la stessa azienda ospedaliera Papardo. La Procura ha notificato l’atto all’azienda, assente agli accertamenti di stamane. L’avvocato Giovanni Mannuccia ha poi presentato un’altra eccezione preliminare, rigettata dalla Procura, che ha però acquisito la documentazione presentata dal difensore, che ha chiesto ai consulenti di tenere conto degli approfondimenti che essi richiedono.

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