L'amministrazione Accorinti partecipa alle Bilanciadi di Paperopoli. E punta al podio

L’amministrazione Accorinti partecipa alle Bilanciadi di Paperopoli. E punta al podio

Rosaria Brancato

L’amministrazione Accorinti partecipa alle Bilanciadi di Paperopoli. E punta al podio

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venerdì 22 Aprile 2016 - 22:36

L'amministrazione è impegnata in duri allenamenti, tra schiaffo del soldato, mosca cieca e staffetta del cronoprogramma, per strappare la medaglia d'oro. Il miglior biglietto di presentazione è un bilancio di previsione non approvato dopo 1 un anno e mezzo.

Caro diario l’amministrazione Accorinti si è iscritta alle Bilanciadi di Paperopoli, un avvincente torneo che si svolge a Cartoonia e che vede Comuni in gara in diverse discipline. Indiscrezioni dicono che la nostra squadra punti al podio, anzi, proprio all’oro e si sta duramente allenando per strappare la vittoria a tutti gli altri partecipanti. In barba a De Coubertin alla giunta non interessa semplicemente partecipare, l’obiettivo è vincere. Siamo l’unico Comune d’Italia a non aver approvato, ad aprile 2016 il previsionale 2015, un anno e mezzo di ritardo, non possiamo mica farci fregare da qualcuno che è arrivato dopo, che diamine. Una vergogna tutta nostra, un primato che mai Messina aveva registrato. Caro diario, dovevano Cambiare Messina dal basso e nel basso l’hanno fatta precipitare. Basta bugie sui poteri forti e sulle responsabilità di Tizio, Caio e Sempronio. Le responsabilità di questo disastro hanno nomi e cognomi e non sono spettri del passato o fantasmi del futuro, sono amministratori e dirigenti in carne ed ossa dell’era accorintiana. E un giorno ne dovranno rispondere.

Nel frattempo alleniamoci per le Bilanciadi di Paperopoli, almeno arriviamo primi in qualcosa.

Gli allenamenti più duri sono quelli per la staffetta del cronoprogramma, disciplina inserita da poco nelle Olimpiadi degli Enti locali. Ogni giorno viene preso il calendario e ci si inventa di sana pianta una tabella di marcia impossibile da rispettare e che viene disattesa appena 24 ore dopo. Il trucco è essere credibili nell'annunciarlo e successivamente rapidi nel disattenderlo senza darlo a vedere. Chi le spara più grosse vince. Resterà negli annali di Paperopoli il cronoprogramma di febbraio del commissario Lauricella. Costui è una figura leggendaria frutto della fantasia della Regione. Tutti pensano che esiste, in realtà è un’invenzione della mente. Al cronoprogramma di Lauricelliana memoria hanno tutti fatto finta di credere, persino l’autore. Ma il vero colpo di genio è stata l’autosospensione ad opera di Signorino che ha fatto perdere a tutti la memoria sul cronoprogramma precedente. Una tattica mefistofelica da medaglia d’argento ai campionati regionali (quella di bronzo è stata assegnata per il cronoprogramma del Masterplan). Attualmente siamo al cronoprogramma 28/29/30 e mezzo. Gli orari di allenamento sono stati fissati dal direttore generale Le Donne, che però è il primo ad infrangerli e si presenta in palestra con 1 ora di ritardo insieme al ragioniere generale Cama tra le proteste generali dei revisori dei conti. L’arrivo di Eller ha rinvigorito la squadra, costretta però ad indossare originali cravatte a fiori fosforescenti e palme verde-sprite con piccole clessidre colorate sulla tuta da ginnastica.

Altra disciplina inserita nel torneo è mosca cieca. La squadra, composta dagli assessori e dal sindaco, viene bendata e a tentoni deve cercare una soluzione in un percorso pieno di trappole, pali della luce, buche, doppie file, alberi che piombano al suolo. Chi vince ottiene l’autorizzazione ad uno dei tanti finanziamenti che l’amministrazione ha perso in 3 anni. Il montepremi, vista la mole di finanziamenti regionali, statali ed europei persi dall’amministrazione in 3 anni è persino più ghiotto di quello del Superenalotto che attualmente supera i 72 milioni di euro. Tocca all’assessore che ha meno bernoccoli a fine percorso ed è riuscito a trovare almeno una soluzione scegliere il finanziamento perduto da recuperare. Il trucco, in caso di vittoria, è non farsi prendere dalla tentazione di stilare un cronoprogramma per il finanziamento. In quel caso si torna alla casella di partenza.

Nessun allenamento invece per lo schiaffo del soldato (che a Paperopoli si chiama moffa del soldato), perché finora l’amministrazione è riuscita a vincere tutte le semifinali. Si prende un messinese qualunque nel ruolo del soldato. Meglio se lavoratore dei servizi sociali, o utente, o un qualunque bravo cittadino che paga la Tari senza chiedersi perché e senza andare dallo psicanalista per sindrome masochistica. Il messinese è colui che riceve la moffa. Dietro di lui ci sono tutti gli inquilini di Palazzo Zanca, quindi consiglieri e assessori e super dirigenti. Dopo che riceve lo schiaffo il malcapitato si gira e deve capire chi gliel’ha dato. Se indovina si scambiano i ruoli e chi ha dato lo schiaffo passa dall’altra parte. Il guaio di questa disciplina è che non ci sono più trovati messinesi disposti a fare il soldato, perché hanno preso tanti di quegli schiaffi senza riuscire a capire chi glieli dava da non volerne più sapere di giocare. Donna Sarina, per dirne una, è tornata a casa disperata che sembrava Totò nella famosa scena: “si lui me ne ha dati di schiaffi…ma io gliene ho dette….”. La prima “tumpulata” l’ha presa con la raccolta rifiuti e con la Tari di Nottingham. “Stump”, si gira ed erano tutti con il ditino per aria e lo sguardo angelico. Ialacqua non poteva essere stato perché lui è ambientalista, il consiglio comunale non poteva averla votata perchè è assenteista, Ciacci no perché è l’uomo ambiente del Millennio. Signorino neanche perché ora si occupa di interpretare i sogni. Stai a vedere che la colpa della Super Tari e della mancata raccolta è di Giulio Cesare? Secondo schiaffone, l’emergenza idrica, terzo l’isola pedonale, quarto i tir, quinto il verde, sesto le buche, settimo gli impianti sportivi, ottavo le mense e il riscaldamento, nono i servizi sociali, decimo il previsionale, undicesimo la Corte dei conti. Insomma alla fine Donna Sarina si è girata e ha detto: “adesso scrivo un Caro diario”. E loro giù a ridere, perchè rispondere con l’indignazione agli schiaffoni è come andare a votare al referendum del 17 aprile…. Rischi che ti arriva pure uno #ciaone di turno….

Messina quindi ha tutte le carte in regola per vincere le Bilanciadi senza neanche sforzarsi. L’era accorintiana, 3 anni fa, è iniziata con lo slogan: non sapevano che era impossibile e l’hanno realizzato. Adesso 3 anni dopo, con la città sull’orlo del baratro, lo slogan è diventato: è impossibile credere che siano riusciti in questo disastro, invece sono riusciti nell'impossibile….

La cerimonia di premiazione delle Bilanciadi sarà trasmessa in diretta ed il sindaco ci tiene particolarmente a fare il sermone in mondovisione. Si è già preparato il discorso: “Abbiamo sconfitto il default spirituale, non possiamo mica perdere tempo dietro ai dettagli dei bilanci reali. Cosa è un previsionale 2015 in confronto all’eternità? Cosa sono i debiti fuori bilancio in confronto alla pace dell’anima? E perché perdere tempo con i residui attivi e passivi quando invece ciò che conta è l’equilibrio del cuore? Nulla è passivo o attivo sulla Terra se lo guardi con l’armonia universale. Non c’importa il giudizio della Corte dei conti, per noi l’unica Corte è quella delle buone intenzioni. Ed è con quelle che pagheremo i creditori e gli stipendi”.

Rosaria Brancato

8 commenti

  1. Carissima Rosaria leggo con interesse ogni tuo articolo.Ma stamattina lo trovo poco stuzzicante.È una tragedia in opera..ci trovo poco da scherzare!! Purtroppo quando centinaia addirittura migliaia di famiglie resteranno senza reddito senza stipendio da qui a breve..altro che ironia. È un sistema insano. Eccesso di dipendenti,evasione dei tributi,politici inadeguati e impreparati, tutti ingredienti di una situazione perpetrata da decenni con il benestare di tutti..tanto..come canta Checco Zalone ” ..poi son caxxi dei nostri figli..” oggi ci vuole il coraggio di scelte forti come riduzione del personale..delle retribuzioni. .ma chi è che ha questa intenzione. ?? Scoppierebbe una rivolta…! E allora tenetevi i conti in rosso..

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  2. Carissima Rosaria leggo con interesse ogni tuo articolo.Ma stamattina lo trovo poco stuzzicante.È una tragedia in opera..ci trovo poco da scherzare!! Purtroppo quando centinaia addirittura migliaia di famiglie resteranno senza reddito senza stipendio da qui a breve..altro che ironia. È un sistema insano. Eccesso di dipendenti,evasione dei tributi,politici inadeguati e impreparati, tutti ingredienti di una situazione perpetrata da decenni con il benestare di tutti..tanto..come canta Checco Zalone ” ..poi son caxxi dei nostri figli..” oggi ci vuole il coraggio di scelte forti come riduzione del personale..delle retribuzioni. .ma chi è che ha questa intenzione. ?? Scoppierebbe una rivolta…! E allora tenetevi i conti in rosso..

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  3. L’ironia e lo sberleffo sono sempre servite ad alleggerire la tensione in situazioni potenzialmente esplosive.Si è ormai giunti ad una resa dei conti che ha già lasciato “vittime”sul campo,vedasi le dimissioni di Signorino,e che ancora mieterà ulteriori “lutti”.Chi ha sbagliato paghi anche economicamente se necessario e poi o si vola verso il Piano di riequilibrio o si va tutti a casa nelle spire del dissesto.

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  4. L’ironia e lo sberleffo sono sempre servite ad alleggerire la tensione in situazioni potenzialmente esplosive.Si è ormai giunti ad una resa dei conti che ha già lasciato “vittime”sul campo,vedasi le dimissioni di Signorino,e che ancora mieterà ulteriori “lutti”.Chi ha sbagliato paghi anche economicamente se necessario e poi o si vola verso il Piano di riequilibrio o si va tutti a casa nelle spire del dissesto.

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  5. sergio indelicato 23 Aprile 2016 07:30

    Al di là del sarcastico resoconto faccio una riflessione: se non saranno corrisposti gli stipendi ai dipendenti comunali quali effetti domino innescheranno in una città allo stremo ? 3.000 stipendi corrispondono a circa 3.000.000 di euro in meno in circolazione che fanno, in una parola, economia.

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  6. sergio indelicato 23 Aprile 2016 07:30

    Al di là del sarcastico resoconto faccio una riflessione: se non saranno corrisposti gli stipendi ai dipendenti comunali quali effetti domino innescheranno in una città allo stremo ? 3.000 stipendi corrispondono a circa 3.000.000 di euro in meno in circolazione che fanno, in una parola, economia.

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  7. dott.ssa Rosaria,ma Cartoonia è in tibet? perchè li si vince securo.oramai non sono rimasti occhi per piangere e quindi almeno ridiamo col suo diario.Amen

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  8. dott.ssa Rosaria,ma Cartoonia è in tibet? perchè li si vince securo.oramai non sono rimasti occhi per piangere e quindi almeno ridiamo col suo diario.Amen

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