"Terrabruciata", la desolazione dopo la furia del fuoco al Parco S. Jachiddu

“Terrabruciata”, la desolazione dopo la furia del fuoco al Parco S. Jachiddu

“Terrabruciata”, la desolazione dopo la furia del fuoco al Parco S. Jachiddu

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mercoledì 25 Ottobre 2017 - 08:06

Una mostra fotografica curata e realizzata da Giusi Venuti, Gerri Gambino e Anna Mallamo racconterà la distruzione dell'incendio del 9 luglio al Parco ecologico del Forte San Jachiddu. Sabato l'inaugurazione

“Durante il primo pomeriggio di domenica 9 luglio 2017 un violento incendio è scoppiato lungo le pendici di monte San Jachiddu a Mes­sina. Le fiamme sono divampate per tutta la notte riducendo in cenere buona parte del versante nord del Parco ecologico del For­te San Jachiddu. Decine di ettari di bosco e macchia mediterranea sono bruciati, come le piccole strutture ricreative del parco. Le cre­ature selvatiche sono morte, o sono state al­lontanate dalle fiamme”. Dopo pochi giorni Giusi Venuti e Gerri Gambino hanno percorso quei sentieri attraversando un paesaggio ormai desolato. Un percorso scandito da 12 fotografie in bianco/nero; 12 stazioni lungo la risalita a monte San Jachiddu seguendo il Sentiero dei cinghiali. Oggi tutto questo è diventato della mostra terrabruciata che sarà inaugurata sabato 28 ottobre alle ore 18, presso lo studio Galbo_Marabello in via Ghibellina 96 b.

Giusi Venuti, filosofa eclettica, vive lo spazio sulla sua pelle, lo drammatizza. Si copre con uno scialle e attraversa coltri di cenere e ceppi di carbone fin quando la misura è colma: tutt’intorno solo i lasciti della follia e del delirio, null’altro – dov’è la ragione? La condanna è definitiva. Gerri Gambino registra l’avvenimento; lo seleziona, lo afferma e lo stampa su carta. Procedura scarna e necessaria a realizzare fotografie che non cercano compiacenza, anzi, tutt’altro. Non è certo un reportage ma l’interpretazione attiva di un luogo vissuto con addosso l’urgenza di decifrarne le colpe, il peccato originale che lo ha ridotto in cenere. Intenso e spiazzante il testo in catalogo di Anna Mallamo, un corsivo dal ritmo incalzante che ‘corre tra le anime’: le sfiora, le guarda e le riconosce tutte.

All’apertura della mostra interverrà Mario Albano, responsabile e tenace animatore del Parco. L’iniziativa non ha alcuna finalità di lucro ed è realizzata per semplici finalità filantropiche. Inoltre si intende rilanciare la campagna per la raccolta fondi per il Parco Ecologico di Forte San Jachiddu. terrabruciata sarà visitabile fino al 5 novembre 2017; orari: feriali 17-19; sabato, domenica e 1° novembre 10-13 e 17-19.

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