"Il Guscio e l'Anima" di Davide Dall’Osso, Carlo Mari e Giulia Valsecchi

“Il Guscio e l’Anima” di Davide Dall’Osso, Carlo Mari e Giulia Valsecchi

francesco musolino

“Il Guscio e l’Anima” di Davide Dall’Osso, Carlo Mari e Giulia Valsecchi

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domenica 30 Ottobre 2011 - 09:12

Alla Brera Art an Design sino al 30 novembre

Da sabato 08 ottobre (sino al 30 novembre) la Galleria BAD – Brera Art and Design presenta Il Guscio e l’Anima – una scena in movimento tra sculture, immagini fotografiche e parole di Davide Dall’Osso, Carlo Mari e Giulia Valsecchi.

Dalla commistione di fotografia, scultura e racconto scenico, nasce un tragitto a più voci. Una contaminazione delle arti per un percorso di sguardi sul femminile, inteso come versione molteplice di un copione in grado di svuotarsi o riempirsi senza per forza ammettere un finale.

Si affiancheranno scatti a forme scultoree, entrambi avvicinati da un narratore sotto forma di parole evocate, suggerite da supporti audio. Ogni osservatore sarà così chiamato a tracciare una propria mappa all’interno di storie sfaccettate, rendendosi attore partecipe, a sua volta, di quello stesso tragitto in cui il GUSCIO femminile sfonda la propria parete, l’ANIMA si ritaglia un passo e la lingua lo intreccia in una danza possibile.

GUSCIO come i frammenti del corpo di donna, appositamente concepito per l’apprezzamento maschile. Un’identità che esplode nel continuo tentativo di mutare la propria apparenza ormai troppo divisa da quello che è intimamente e non potrà più ricomporsi, perché lontana dall’ANIMA.

ANIMA come origine della corporeità femminile dalla luce, dunque spoglia del suo involucro più naturale. La si ritrova leggera, quasi indefinita per effetto di un calore e soffio divino che la pervadono fino a prendere forma e cristallizzarsi in una sagoma da inseguire con immutata leggerezza sensuale.

Quel che si narra è forse la tacita coscienza di donne che non smettono di resistere dentro solchi imprecisi. Il centro della scena significa per loro reggere il peso di qualche verità ammessa tra essere e andare, tra difendersi e librarsi.

BAD – BRERA ART AND DESIGN


Milano
Via Formentini, 4/6
02 89011962

Davide Dall’Osso

Si diploma come attore alla Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. La passione per il teatro, la danza e le arti visive lo inducono da subito a scegliere la contaminazione dei linguaggi, stimolandolo allo stesso tempo a intraprendere uno studio sul corpo, lo spazio e la materia. Il suo attuale lavoro sui policarbonati verte sulla possibilità/impossibilità di arrivare, attraverso la fusione, a un grado zero della materia. Alla ricerca di un vuoto dal quale il processo creativo possa rigenerarsi. Tra le mostre personali selezionate si ricordano in particolare nel 2009 Presidio, installazione temporanea di 120 corpi scultorei in Piazza Duca D’Aosta, presso la Stazione Centrale di Milano; nel 2010, Le notti bianche, installazione scenografica e mostra personale presso il teatro Filodrammatici di Milano e Esprit et Fureur, installazioni e mostra personale nell’ambito di Equestria Haras National a Tarbes, Francia.

Carlo Mari

è “fotografo da sempre”, come lui stesso dice di sé. La fotografia, intesa come “scrittura della luce”, è dunque prima di tutto materia d’ascolto, obbedienza, di intendimento e in qualche modo di ospitalità. Fotografo da sempre perché da sempre viaggiatore, Carlo Mari si divide tra scatti di nudi, moda, ritratti di balene, leoni e giraffe, di pubblicità, di coloratissimi fondali marini e nobilissime genti africane, dove risaltano il rigore dello stile, il respiro leggero e una grande sicurezza nell’assoluta discrezione dello sguardo ed eleganza dell’inquadratura. Fotografia come ricerca, per scrivere sensazioni di luce, a volte curando i minimi dettagli, a volte lasciando sulla pellicola solo quel breve ma intenso istante che la sua fantasia intravede. Così sono nate infatti le “anime di donna”. Per molti anni è stato inoltre inviato a documentare la vita dell’Africa dell’Est per conto dell’editore londinese «The Harvill Press». Ha esposto in diverse gallerie italiane ed estere, dall’Istituto Italiano di cultura di Nairobi, passando per Londra, Monaco, fino a New York.

Giulia Valsecchi

si è laureata in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Milano con una tesi sul regista lituano Eimuntas Nekrosius. Successivamente si è diplomata drammaturga presso la Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Il coinvolgimento di un pubblico vivo è da subito impulso di una ricerca che si muove tra concorsi drammaturgici, narrativi e cinematografici. Aderisce presto anche a progetti teatrali tra cui Arcipelago Mediterraneo – Microdrammi, seminario condotto da Biljana Srbljanovic all’interno del Laboratorio Internazionale del Teatro 2008, presso la Biennale di Venezia. Attualmente gestisce un blog tematico dedicato al teatro, scrive recensioni per riviste specializzate e on web quali «MilanoNera» e «Doppioschermo», collabora con un’agenzia di comunicazione in veste di copywriter e con diverse case editrici come redattrice freelance. Nel 2010 è uscito il suo primo libro, Istanbul. Dalla finestra di Pamuk (Edizioni Unicopli). Una guida letteraria che, nello sguardo del premio Nobel Orhan Pamuk, ritrae la città sulle orme di contributi saggistici, narrativi e poetici turco-europei.

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