Nuovo Renault Koleos: le prime impressioni di guida

Nuovo Renault Koleos: le prime impressioni di guida

Nuovo Renault Koleos: le prime impressioni di guida

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domenica 16 Luglio 2017 - 06:01

Sul mercato da settembre, arriva con un look completamente rinnovato e tanta qualità a bordo. La nostra prova in anteprima.

Con un design profondamente rinnovato, tipicamente Suv ma non troppo “pompato”, il nuovo Koleos è l’alto di gamma Renault nel segmento D-Suv e come tale mostra un evidente family feeling con la Talisman.

Il passo di 2,705 metri, per una lunghezza totale di 4,673 m, è uno dei più lunghi della categoria e questo permette al nuovo Renault Koleos di vantare un’abitabilità interna notevole. Rialzata di 150 mm rispetto alla Talisman, la posizione di guida assicura un’eccellente visibilità (una delle principali ragioni di acquisto per chi sceglie un Suv); il posto guida è molto confortevole e avvolgente, e anche i sedili posteriori offrono un ottimo spazio per i passeggeri, garantito anche da un’ampia altezza libera sopra la testa.

L’abitabilità record si accompagna all’ampio bagagliaio e ai numerosi vani portaoggetti: il vano bagagli ha una capacità di 579 litri che diventano 1.795 con i sedili posteriori abbattuti, mentre a bordo si può contare su 35 litri di vani portaoggetti, tra cui un vano chiuso in plancia da 11 litri e uno da 7 litri nella consolle.

In vendita in Italia da settembre con prezzi a partire da 31.100 euro, a bordo il nuovo Koleos dà proprio l’impressione di essere un Suv alto di gamma a tutti gli effetti. Sicuramente questa è l’impressione sulla versione top di gamma Initiale Paris, la versione che abbiamo provato nel nostro primo contatto su strada da Bologna a Rimini e ritorno. La qualità è sottolineata da dettagli come il cromo satinato ultra fine per gli inserti su volante e leva del cambio o dal rivestimento gradevole al tatto per la consolle centrale.

Ma sono tanti gli elementi che contribuiscono a dare sostanza e qualità al nuovo Koleos Initiale Paris: sedili in pelle Nappa pieno fiore, poggiatesta anteriori avvolgenti, volante e cambio rivestiti di pelle nappa pieno fiore e
 sistema audio Bose sono solo alcuni degli equipaggiamenti. Il grande schermo verticale touchscreen da 8,7 pollici, in pratica un tablet collocato al centro della plancia, si integra bene nel design ed è intuitivo e di semplice utilizzo. Permette infatti di gestire le varie funzioni (multimedia, navigatore, telefono, radio, dispositivi di assistenza) proprio con la stessa semplicità di un tablet: zoom con due dita, scorrimento delle pagine, trascinamento.

Durante la guida nuovo Renault Koleos si è dimostrato un Suv confortevole per i lunghi viaggi, ma all’occorrenza è in grado di spingersi al limite. Lo dimostrano l’altezza libera dal suolo fino a 210 mm e gli angoli di attacco e fuga, rispettivamente di 19° e 26°. La tecnologia All Mode 4×4-i pensa al resto: il sistema di trasmissione integrale assicura infatti un costante controllo dell’aderenza tra ruote e suolo, intervenendo al bisogno per garantire sempre una trazione ideale e offrendo quindi un comportamento più dinamico, maggiore stabilità e sicurezza su strada (aiuta tanto in caso di sottosterzo e sovrasterzo). È comunque possibile selezionare manualmente la modalità di trasmissione tra “2WD”, “4WD Auto” e “4WD Lock”, quest’ultima solo per situazioni di scarsa aderenza come neve, fango, terra e sabbia.

La gamma è composta da due sole motorizzazioni diesel, omologate Euro 6b: il 1.6 da 130 cv (solo a 2 ruote motrici e con cambio manuale a 6 marce) e il 2.0 da 175 cv. Nel nostro primo contatto abbiamo provato la proposta più potente, il quattro cilindri 16 valvole equipaggiato con turbo a geometria variabile in grado di assicurare vivacità di guida e riprese abbastanza dinamiche, grazie soprattutto alla coppia di 380 Nm disponibile su un ampio range (tra 2.000 e 3.000 giri). Il motore è associato al cambio automatico X-Tronic a 7 rapporti (in versione 2 o 4 ruote motrici), che a differenza delle precedenti trasmissioni CVT di Renault si comporta meglio, eliminando quei fastidiosi vuoti di accelerazione nel momento del cambio marcia.

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