Autotrasportatori in presidio ai caselli di Villafranca e Tremestieri, taxi fermi a piazza Duomo

Autotrasportatori in presidio ai caselli di Villafranca e Tremestieri, taxi fermi a piazza Duomo

Autotrasportatori in presidio ai caselli di Villafranca e Tremestieri, taxi fermi a piazza Duomo

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lunedì 16 Gennaio 2012 - 10:52

Categorie in protesta contro i provvedimenti del governo Monti che a detta degli operatori penalizzano le categorie: nel mirino le liberalizzazioni, l’aumento dei costi di carburante e assicurazioni. Alle barriere autostradali creato un varco per consentire il passaggio delle auto

Lunedì “caldo” lungo strade e autostrade della città. Da questa mattina fermi tassisti, autotrasportatori e agricoltori per protestare, ciascuno per le proprie ragioni, contro i provvedimenti varati dal governo. Da questa mattina, fino alle 12 e nel pomeriggio dalle 15 alle 19, taxi fermi a piazza Duomo. Blocco compatto da parte di tutti gli operatori del settore: 103 (55 della cooperativa Taxi Jolly e 43 liberi) le vettura che non hanno prestato servizio ad eccezione delle ore di punta. I tassisti, secondo un primo accordo, dovrebbero rimanere riuniti in assemblea fino a venerdì, salvo cambiamenti di programma.

In protesta, come detto, anche gli autotrasportatori aderenti all’Aias. Presidi organizzati all’altezza dei caselli autostradali in entrata e uscita da Messina. Camion e tir sono fermi alla barriera di Divieto, a Villafranca Tirrena e ai caselli di Tremestieri, sul versante opposto. In entrambi i sensi di marcia è stato creato un varco per far transitare le auto, i pullman e tutti gli altri mezzi. Regolare, invece, al momento, il transito delle navi traghetto lungo lo Stretto di Messina. Nessuno problema per la viabilita’ nelle strade cittadine dove il traffico e’ quello di ogni giorno. I mezzi pesanti, infatti, vengono bloccati ai caselli autostradali e non arrivano in citta’.

Scenario analogo al casello di San Gregorio, dove si e’ formata una lunga fila di camion in direzione della citta’ dello stretto. A Palermo, invece, i padroncini presidiano il porto di Palermo lungo la cruciale arteria di via Francesco Crispi.

(FOTO STURIALE)

4 commenti

  1. LORO PROTESTANO PERCHE’ NON VOGLIONO LE liberalizzazioni, IO PROTESTO PERCHE’ VOGLIO ESSERE LIBERALIZZATO DAL CARCERE PER NON AVERE PAGATO LE TASSE.AD OGNUNO LA SUA PROTESTA.

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  2. Sarebbe dato sapere se questo blocco dei TIR potrebbe creare qualche disagio per le merci deperibili, carburante in primis, visto che non mi pare di aver visto code kilometriche ai vari distributori?

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  3. Pare che i tassisti abbiano capito che Monti fa sul serio e che hanno tutto da perdere se non concedono qualcosa sulle liberalizzazioni.Sembra che daranno la loro disponibilità sul numero di ore per turno di servizio.Oggi ogni città o piccolo comune Italiano,ha diversi orari di lavoro in cui far svolgere il servizio al singolo taxi.Questo rende evidente che ad un minor numero di ore lavorate,si avrà generalmente una riduzione degli incassi.Questo però non è valido per tutto il territorio nazionale.Si può applicare solo per i grandi centri urbani.Per i piccoli centri,l’orario di lavoro normalmente è libero e non determinato,ogni tassista svolge il servizio nelle ore e per le ore che ritiene opportuno per adattarsi alla scarsa domanda esistente in quei luoghi.Nelle grandi città,l’orario di lavoro è variabile, và dalla 12 ore di Firenze,alle dieci di Milano, alle sette ore e trenta di Roma.Probabilmente la proposta sarà che nelle città dove l’orario di lavoro supera le otto ore giornaliere,si dovrà utilizzare il secondo autista,il cui rapporto sarà determinato dalla legge.
    AGLI AMICI TASSISTI DICO CHE NON E’ PIU’ IL TEMPO DI DIRE SEMPRE NO E DI LIBERARSI DAL VOTO DI SCAMBIO CON LA POLITICA,LA DESTRA A ROMA LA SINISTRA A BOLOGNA.

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  4. in città non c’è più gasolio da stasera. fai tu.

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