Si è svolto con successo presso la Feltrinelli Point di Messina, in un clima di sentita soddisfazione e orgoglio, l’incontro che i ragazzi di Stretto in Carena, team di studenti dell’Università di Messina che sta partecipando alla VI edizione della competizione internazionale “MotoStudent”, la sfida fra team di studenti di tutto il mondo impegnati nella progettazione, nello sviluppo e nella produzione di un prototipo di moto da corsa che sarà valutato e testato sul circuito FIM di Aragón nel 2020, ha organizzato con un ospite d’eccezione, Marcello Fantuzzi, fondatore e presidente di NCS Lab, azienda multi-tecnologica specialista del settore automotive con sede a Carpi, in provincia di Modena, con cui la realtà dei giovani messinesi ha intrapreso una fattiva collaborazione, ufficializzata nel corso della serata.
Ad introdurre i lavori è stato il team leader di Stretto in Carena, Dario Milone, che ha esposto la finalità dell’evento.
A seguire, Davide Zaccone, responsabile della progettazione del prototipo di motoveicolo che vede impegnati gli studenti di Ingegneria dell’Università degli Studi di Messina, che ha illustrato gli obiettivi futuri del progetto in termini di sviluppo.
Dopo i discorsi dei ragazzi di Stretto in Carena la parola è andata all’ospite, Marcello Fantuzzi, primo sponsor ufficiale della squadra. “Io credo di avere la struttura che vi porterà ad Aragón. Sono qua per investire sul vostro futuro, perché proprio il vostro futuro sarà il mio guadagno e solo se crederete veramente in ciò che fate sarà così”, ha affermato Fantuzzi. L’azienda dell’imprenditore modenese, tra gli sponsor del Politecnico di Milano, offre soluzioni innovative per l’industria, per mezzo della combinazione vincente di un team giovane e dinamico altamente qualificato e dell’utilizzo di tecnologie di ultima generazione. Fantuzzi e la sua azienda si impegneranno a fungere da tramite per abbattere i costi relativi ai prodotti offerti dai fornitori, aiutando i ragazzi messinesi a realizzare i progetti del team e mettendo a disposizione la possibilità di fruire di materiali e mezzi di produzione, quasi come se fosse una vera e propria officina di “Stretto in Carena”.
“La sfida consiste nel sacrificarsi e lottare per il raggiungimento di un obiettivo. Siete un ottimo team di progettazione, – ha incoraggiato i ragazzi – ma la moto è una sola e deve essere la migliore: quella più veloce rispetto alle altre, deve frenare meglio e si deve smontare più velocemente. E vi rimangono soltanto 24 mesi di progettazione” ha aggiunto ancora Fantuzzi.
Non pochi, nel corso dell’incontro, gli interventi dei giovani, ai quali il patròn di NCS Lab ha illustrato le modalità di autofinanziamento che il team potrebbe avviare a livello locale e le strategie utili per permettere alla squadra di raccogliere fondi tramite sponsorizzazioni da avviare con esercenti del territorio. “Da voi mi aspetto proposte e varianti che dovranno diventare funzionanti. Se avete idee fantasiose, facciamole, ma devono essere sensate. – ha proseguito – Un mio no si trasforma in sì quando è vantaggioso in pista”. Alla domanda forse più inattesa e sincera che gli è stata posta, ossia “cosa lo avesse spinto ad investire e collaborare con il team di Stretto in Carena”, Fantuzzi ha risposto così, lasciando nei presenti un’istanza di incitamento a credere sempre in sé stessi, qualsivoglia sia l’obbiettivo preposto: “Non avete i requisiti per andare ad Aragón, ma avete accettato la sfida. Questo ho visto in voi. E non è poco. Non andremo lì per vincere, andremo lì a partecipare e vincere per noi stessi.”
Vittorio Tumeo